Romano vuole stare lontano dai guai, ma i guai e le tribolazioni lo cercano, l’afferrano e non lo lasciano più. Romano è il protagonista del nuovo libro di Mario Borgnis.
Un romanzo denso di vita, un racconto che trabocca di fatti ed episodi che dalle pieghe della fantasia accompagnano il lettore, pagina dopo pagina, nella realtà dei luoghi e delle genti vigezzine. 'Romano' (questo il titolo del libro) è il protagonista che abbiamo già incontrato nel libro precedente di Borgnis, 'Il Legionario': può dunque essere visto come un seguito, ma non necessariamente. Col piglio che gli è proprio, Borgnis introduce infatti la trama di 'Romano' attingendo dal suo precedente lavoro, ma facendolo poi subito camminare con gambe proprie, senza che il lettore si trovi necessariamente davanti ad un continuum interpretativo.
'Romano' si legge con piacere, con curiosità: ponendo tante riflessioni. “Romano può mostrarsi come l’antitesi del buon esempio; introverso, coriaceo, caparbio e deciso, forse troppo deciso, lo è al punto da risultare istintivo sino a rasentare l’antipatia. Ma Romano non è assolutamente così. Possiamo non condividere il suo trascorso, aborrire le sue scelte, criticare il suo modo di essere o, forse meglio: apparire. Tutto ciò che di lui potremmo non amare è soltanto il suo modo di reagire alle avversità della vita, ma a pare mio – scrive Borgnis – il suo animo è nobile ed estremamente sensibile”.
Centotrentadue pagine di un libro che si fa leggere tutto d’un fiato. E chiudendo l’ultima pagina, con lo sguardo che si sofferma sulla copertina disegnata da Lorenzo Cancelli, guardando quell’immagine del viandante errabondo le riflessioni si sedimentano nuovamente sulla vita di Romano, con le travagliate gesta romanzate della sua condizione che si incardinano e inseriscono nello sfondo della Valle Vigezzo e dei suoi borghi alpini.
Il libro è disponibile presso l’edicola di Malesco e la libreria La Pagina di Villadossola.