L'Avas Ossola, Associazione volontari assistenza sanitaria, si è riunita ieri per l'assemblea dei soci nel salone di Casa Letizia a Domo. Durante la serata si è discusso per l'approvazione del bilancio e per fare il punto sullo svolgimento delle attività che piano piano dopo il Covid stanno riprendendo. Obiettivo dei volontari è quello di dedicare parte del proprio tempo alla vicinanza, all’ascolto ed al servizio di ospiti delle Case di Riposo di Domodossola, Villadossola, Premosello, Vogogna e Varzo; persone anziane e in condizioni di disagio fisico e psicologico presso il loro domicilio e di malati e ricoverati presso l‘ospedale di Domodossola nei reparti di Traumatologia, Medicina e Chirurgia. Tutte attività che con la pandemia erano state sospese. In alcuni settori come le case di riposo e al domicilio alcuni volontari hanno ripreso servizio, mentre invece rimangono fermi i servizi che prima della pandemia i soci svolgevano all'ospedale domese.
Durante l'assemblea è stato approvato il bilancio e c'è stata la consegna delle schede di votazione per l'elezione del nuovo direttivo che resterà in carica per il 2023 – 2025. Lo spoglio avverrà nei prossimi giorni e dopo Pasqua ci sarà l'elezione del nuovo direttivo. Con ogni probabilità verrà riconfermata la presidente uscente Alessandra Bergamini, che ha dato la sua disponibilità a ricoprire l'incarico anche per il prossimo mandato.
L'assemblea ha salutato con gioia l'ingresso di una giovane volontaria, Giada Bonomini, che ha dato la propria disponibilità a prestare servizio nella casa di riposo di Villadossola. Nelle case di riposo è ripresa anche la celebrazione della messa settimanale.
“Ho guidato l'associazione in un periodo in cui le attività sono state fortemente penalizzate e in alcuni periodi sospese a causa del Covid – ha detto Bergamini- per questo vorrei continuare a portarla avanti per tre anni. Abbiamo ripreso, grazie all'ottima collaborazione con la direttrice Cecilia Quagliaroli, i servizi nelle case di riposo di Villadossola e Domodossola. Si tratta di un nuovo inizio. Sono cambiati gli ospiti, ci sono nuove regole da seguire, riprendere dopo due anni di stop forzato non è stato semplice, ma l'entusiasmo e la voglia è tanta perché con il volontariato si dà ma si riceve anche molto. Sono ripresi anche alcuni servizi a livello domiciliare e qualche volontario ha ripreso servizio al centro incontro di Pieve Vergonte”.
Anche nel periodo del Covid l'impegno nell'associazione non è mancato, in particolare da parte della presidente e di alcuni componenti del direttivo che hanno dovuto seguire alcuni corsi per adempiere alle pratiche burocratiche relative all'iscrizione dell'associazione al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (RUNTS).