Via libera alle proposte della Lega per istituire due Zone Franche per il rilancio della Valle di Susa e della Val d’Ossola.
Approvati gli Ordini del giorno presentati dal presidente del Consiglio regionale Stefano Allasia e dal capogruppo della Lega Salvini Piemonte Alberto Preioni per l’istituzione di due Zone Franche in Valle di Susa e in Val d’Ossola.
“Come Lega vogliamo rivendicare l’istituzione di una Zona Franca anche in Val d’Ossola. Negli anni, tutto l’arco alpino è stato di fatto tutelato, vuoi con le Regioni autonome o le Province a statuto speciale o appunto con l’istituzione di Zone Franche come a Livigno, mentre la Val d’Ossola continua a patire un gap importantissimo, innanzitutto con la vicina Svizzera” spiega Preioni.
“Il reddito medio di un cittadino elvetico è infatti di 81mila franchi, contro i nostri 23mila euro: è quini comprensibile che un operaio, un infermiere o un altro lavoratore specializzato sia invogliato ad andare a lavorare oltreconfine, andando però a impoverire irrimediabilmente il nostro tessuto produttivo. A questo poi si aggiunge il fatto che la Val d’Ossola, come la Valle Anzasca, la Valle Antrona e la Val Bognanco, si trovi in un’area interna che nei decenni ha conosciuto un progressivo spopolamento” aggiunge l'esponente leghista ossolano.
“L’impegno che quindi chiediamo con forza a questa giunta - ha concluso Preioni - è di accogliere la nostra proposta di istituire una Zona Franca in Val d’Ossola e avviare un iter come quello già intrapreso per il riconoscimento dello status di Zona Economica Speciale, con riduzioni fiscali per abbassare il gap salariale dei lavoratori del Vco rispetto a quelli svizzeri. Con la Zona Franca, infatti, non si pagherebbe più l’Iva, garantendo un’attrattività simile a quella che ha già fatto le fortune di Livigno e andando a rimodulare la pressione fiscale sul modello di quella elvetica, dove non supera il 25%” conclude Preioni.