Tutti in stabilimento a festeggiare i 100 anni di vita della Vinavil. Unj bel traguardo per la società chimica che oggi dà lavoro a Villadossola a poco meno di 200 persone.
Domani, sabato 9 settembre, si apriranno i cancelli dello stabilimento di via Toce e questo per permetterà di visitare il sito chimico che sorge sulle rive del torrente Ovesca. Il primo turno di visite sarà dalle ore 9 alle 10 e il secondo dalle 11,30 alle 17.
Vinavil è rimasta la più importante realtà industriale della città ossolana, dopo la chiusura della Sisma e della Pietro Maria Ceretti, trasferitasi poi a Pallanzeno. Realtà che avevano visto Villadossola essere definita la Manchester dell'alto novarese per l'alta concentrazione di industrie e l'alto numero di occupati. Nonché per l'indotto che si era creato.
In realtà la costruzione della Vinavil risale al 1919, ma il sito industriale fu effettivamente avviato nel 1922. Il centenario ricadeva lo scorso anno, ma la società ha rinviato la festa per evitare problemi dovuti alla possibile ‘coda’ lasciata della pandemia.
Nato come SET (Società Elettrochimica del Toce) nel 1917, il sito di Villadossola entra nel gruppo Montecatini nel 1942. E’ in questa fase che nasce la “colla bianca” che dieci anni dopo prenderà il nome di "adesivo universale" Vinavil.
Poi lo stabilimento diventa nel 1951 per metà italiano (Montecatini) e per metà francese (Rhône - Poulene). I Francesi alla fine del 1971 abbandonano e lo stabilimento passerà interamente di proprietà della Montecatini, nel frattempo divenuta Montedison. Nel 1972 diventa Montedison Fibre e poi Sicma Chimica. E’ nel 1994 che il gruppo Mapei acquisisce da EniChem Synthesis l’attività produttiva di resine acetoviniliche con le unità di Villadossola e Ravenna.