L’Aula di Palazzo Lascaris ha respinto, a maggioranza, le due proposte di legge - una di iniziativa popolare e una di iniziativa degli Enti locali - per il contrasto del gioco d’azzardo patologico.
Il relatore di maggioranza della prima proposta, Claudio Leone (Lega), ha illustrato i punti salienti del testo e ricordato la contrarietà del Cal, mentre il relatore della seconda, Andrea Cane (Lega) ha contestato le statistiche che darebbero in aumento il gioco, “che mi chiedo se tengano conto del lockdown. L’opposizione su questo tema sta facendo campagna elettorale. Da marzo la Regione ha avviato una campagna di sensibilizzazione e ha promosso diverse iniziative per il contrasto del gioco”.
Il relatore di minoranza, Giorgio Bertola (Ev) ha ricordato che “la precedente legge del 2016 era una legge di tutti, approvata all’unanimità. Un ‘faro’ in materia, ripresa da altre regioni, che aveva portato una considerevole riduzione dei volumi di gioco. Invece la maggioranza ha voluto cambiarla”.
Sulla stessa linea l’altro relatore di minoranza, Diego Sarno (Pd): “Abbiamo dati attendibili che ci dicono che i i volumi di gioco sono notevolmente aumentati. Spesso i soggetti in difficoltà vanno a giocare prima e dopo aver accompagnato i figli a scuola, mentre le slot sono diventate il primo elemento di incasso della criminalità organizzata”.
Il capogruppo della Lega, Alberto Preioni, è intervenuto a sostegno della scelta di respingere le proposte.
Critici verso la maggioranza i consiglieri Monica Canalis, Domenico Ravetti, Domenico Rossi (Pd), Ivano Martinetti, Sean Sacco (M5s), Silvana Accossato (Luv) e Francesca Frediani (M4o - Up).