Verrà presentato a dicembre a Casa don Gianni il libro “Un ciclone biondo” in memoria di Simona Santopolo, morta a 22 anni in un incidente stradale avvenuto a Milano, 26 anni fa. Autore del libro, stampato dalla Kartografia Toce, è il padre Antonio, anima, con la moglie Anna che ne è la presidente, dell'associazione “Genitori per sempre”.
Il gruppo è stato fondato negli anni 2000 da don Antonio Visco per aiutare i genitori che hanno perso un figlio in giovane età, e intende coinvolgere ed offrire solidarietà alle loro famiglie. Quando purtroppo viene a conoscenza di giovani morti tragicamente, il gruppo manda una lettera ai genitori per offrire appoggio e collaborazione e cerca di incontrarli poi personalmente per uno scambio di idee.
Nella stesura del libro Antonio Santopolo è stato aiutato da Gianni Turba, amico di famiglia e padrino di battesimo di Simona. Antonio, si è deciso a distanza di anni a raccontare questo evento, in seguito all'apparizione in sogno della figlia. Il libro narra vari episodi di vita serena, quando la famiglia era unita e felice, poi del tragico momento del distacco e dei periodi successivi. Il libro racconta di questa coppia che non si è chiusa nel ricordo della figlia ma si è aperta agli altri dedicando il proprio tempo in associazioni di volontariato.
“Tutto è nato da alcuni sogni nei quali mi è apparsa Simona – dice Antoinio Santopolo - . Aiutato da Gianni ho iniziato a scrivere vari pensieri. Il libro vuole essere di aiuto a genitori che hanno perso i figli in giovane età. Quello degli incidenti stradali è una grossa piaga. Nostra figlia studiava psicologia a Milano all'Università Cattolica aveva già dato 10 esami, tutti con il massimo dei voti”.
“Morì nella notte tra il 4 e il 5 aprile – ricorda il padre - in quel fine settimana non era venuta a casa perché al lunedì ci sarebbe stato lo sciopero dei treni e lei, per non perdere la giornata di praticantato a Busto in ospedale, rimase a Milano. Quel sabato sera andò con altri due amici a cena da un'amica e al ritorno a casa avvenne l'incidente, in cui persero la vita tre giovani”.
“Il nostro è stato un percorso molto duro e molto lungo. Abbiamo imparato – aggiunge Anna - a convivere con questo grande dolore prima frequentando l’associazione “Mamme insieme” al Sacro Monte Calvario, fondata da padre Emilio Comper, e poi “Genitori per sempre” di don Antonio Visco e grazie alla fede. Viviamo anche l'emozione di essere nonni avendo adottato una nipote. Consideriamo infatti come nostra nipote la figlia di un'amica di Simona, che non ha più i nonni paterni”.
Dopo la morte di Simona i genitori hanno trovato ancora uno scopo alla loro vita, impegnandosi nel volontariato. La coppia è molto attiva, in particolare Antonio ora che è in pensione si dedica esclusivamente al volontariato. Oltre ad operare nel gruppo “Genitori per sempre”, è parte attiva in ben cinque associazioni: l'associazione nazionale del Fante di Varzo, l'associazione nazionale Polizia di Stato, Volontari del Sacro Monte Calvario, il Gruppo Tanzania e l'Associazione Alternativa A di Casa don Gianni, di cui è membro del consiglio di amministrazione.
Il gruppo Genitori per sempre organizza in particolare due appuntamenti all'anno. In primavera il cammino dei fiori, ogni anno in un paese diverse dell'Ossola, e poi la messa delle rose, dove ogni genitore al termine della messa porta davanti alla statua della Madonna una rosa con il nome del proprio caro scomparso.