Villadossola - 21 novembre 2023, 10:10

''La procedura per la gara di appalto sull'illuminazione non ci convince''

La minoranza chiede lumi anche sull'utilizzo delle azioni Tami per lo stadio comunale e sui "frequenti inquinamenti batterici dell'acqua potabile''

''La procedura per la gara di appalto sull'illuminazione non ci convince''

Le continue ordinanze sull’acqua non potabile, l’appalto sull’illuminazione pubblica, l’utilizzo delle azioni ‘Tami’ per interventi allo stadio Poscio.  Sono queste le tre interrogazioni che la minoranza presenterà in consiglio comunale, interrogazioni anticipate lunedì sera ai giornalisti in una conferenza stampa.

Acqua potabile. L’opposizione chiede lumi sul perdurare dei problemi all’acquedotto. Dice: ‘’Si tratta di  problemi che si ripetono nel corso di questi mesi con casi di inquinamento batterico che si aggiungono alla lamentele per l’acqua sporca in diverse aree cittadine. Chiediamo di sollecitare Acqua Novara Vco ad intervenire visto anche che, come detto dalla stessa maggioranza, Villadossola ha una dispersione di acqua del 40 per cento. Invitiamo l’amministrazione, nel caso di ordinanze, d'informare più capillarmente la popolazione, parte della quale non viene raggiunta dalle comunicazioni’’.

Stadio comunale.  ‘’Per intervenire sullo stadio Poscio – rimarca la minoranza – si vendono azioni Generali del lascito Tami per 47.400 euro: ma il lascito Tami prevede esclusivamente il finanziamento di interventi per il teatro e per la casa di riposo. Non si rischiano sanzioni per l’uso inappropriato delle risorse Tami?’’.

Illuminazione pubblica. ‘’Per quanto riguarda l’illuminazione – sottolineano dall’opposizione – la procedura di affidamento alla nuova società era stata interrotta per 2 anni. Perché visto che si trattava di un contratto firmato, aggiudicato e già definito? Dalla data di aggiudicazione si giunge alla stesura del contratti 21 mesi dopo. Il vincitore, a fronte dei costi lievitati,  si era detto non più disponibile a mantenere fede al contratto. Che però la giunta Toscani non impugna, optando per la revisione dei prezzi? Su questo ci si fa confortare da un parere tecnico e il contratto viene ridefinito  con un costo del canone che passa da 233.416 euro a 249.854 euro ed esteso da 20 a 25 anni. Perché si sono attesi 21 mesi? Perché non si è proceduto in giudizio nei confronti della ditta? Perché non si è proceduto a duna nuova gara di appalto?  L’aver prorogato di 5 anni il contratto garantisce alla ditta aggiudicatrice 1 milione di euro di ulteriore ricavo’’.

Ma non è solo questa la contestazione mossa. Si sottolinea come ‘'la consulenza che era stata chiesta ad uno studio legale milanese è stata negata alla minoranza che aveva fatto un accesso agli atti. Giustificandosi che si tratta di un'attività riservata e che riguarda la sola posizione del comune’’. Una chiara mancanza di trasparenza secondo la minoranza.

Renato Balducci

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