L’amministrazione comunale di Domodossola proporrà l’istituzione di una tassa di soggiorno per i turisti: la notizia giunge in seguito all’approvazione di una delibera da parte della giunta.
La decisione è stata presa dal sindaco Lucio Pizzi e dalla giunta comunale considerando che il fatto che l’attrattività turistica della città è in costante crescita, grazie soprattutto agli importanti lavori di riqualificazione urbanistica, alle iniziative culturali e ricreative e agli investimenti riguardanti la promozione del territorio voluti dall’attuale amministrazione.
Per proseguire questo percorso di crescita, il comune ritiene dunque importante istituire la tassa di soggiorno, i cui incassi verrebbero investiti per garantire un servizio sempre migliore a chi voglia visitare la città, finanziando interventi in materia di turismo.
L'ipotesi è che anche l'amministrazione domese, come gli altri Comuni del territorio che applicano la tassa di soggiorno, potrebbe arrivare a cifre che oscillano tra l'euro e i 2 euro al giorno (probabile si attesti ad 1,5€ ndr), che si applicherebbero per sole 5 giornate di permanenza a Domo, anche se il soggiorno potrà essere più lungo.
Questo, in base ai dati degli ultimi anni vorrebbe dire che il Comune potrebbe incassare una cifra intorno agli 80/100mila euro l'anno.
La bozza del regolamento sulla tassa di soggiorno prevede anche alcune esenzioni. In particolare, l’imposta non dovrà essere pagata dai minori fino al compimento del sesto anno di età, chi soggiorna in città per assistere pazienti ricoverati nelle strutture sanitarie della zona, il personale delle forze armate o corpi armati statali e, infine, i soggetti che alloggiano in strutture ricettive per motivi di emergenza, come ad esempio eventi calamitosi o con finalità di soccorso umanitario.
L’argomento andrà ora in discussione in un prossimo consiglio comunale. La scelta è maturata in considerazione del fatto che il comune di Domodossola è inserito nell’elenco regionale dei Comuni turistici del Piemonte.