‘’La sfida delle dighe, ricorso di Edison e A2a contro le nuove gare’’. Titola così, martedì scorso, il Corriere della Sera. L’articolo, che riguarda la Lombardia, mette in evidenza la battaglia sulle concessioni scadute.
Edison e A2A hanno avviato una causa contro le delibere che danno il via alla procedura di rassegnazione delle concessioni.
Il ricorso dei due gruppi è stato fatto al Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche. Per ora si tratta solo di due impianti in provincia di Sondrio un altro in provincia di Como. Ma ci sono altre concessioni in corso, già scadute lo scorso anno.
Un problema che riguarda anche il Piemonte.
Proprio a fine dicembre, l’Unione Nazionale Comuni e Comunità Enti Montani (Uncem) ha redatto un corposo dossier sull’Idroelettrico in Italia. Uncem ha più volte rimarcato come le terre di montagna non saranno attori passivi di quest’operazione perché ‘’l’oro blu’’ – come è stato definita la risorsa acqua – rimarcando come la montagna chieda il giusto compenso per questo sfruttamento delle risorse.
‘’L’acqua – dice Uncem - è il volano dell’economia delle Montagne, ma affinché i nostri territori non vengano spogliati delle loro risorse è necessario un nuovo modello di sviluppo che riconosca realmente ai territori montani il ruolo che meritano. Deve essere garantita una vera autonomia territoriale, che agli enti locali di poter partecipare ai proventi derivanti dalle gare per i rinnovi delle concessioni idroelettriche in scadenza, anche nell’ottica del pagamento dei servizi ecosistemici-ambientali che entra nella legislazione italiana. Devono essere definiti nuovi modelli di sviluppo con lo Stato che concerti le decisioni con il territorio e che non faccia cadere i costi solo sulla periferia’’.
Solo il Piemonte ha 1086 impianti sul suo territorio: è la Regione che ne conta di più, garantendo all’Italia il 15 per cento della produzione di energia.
Un tema che tocca anche quello dei sovracanoni, che solo in Piemonte valgono 47 milioni di euro.
Nel dossier di Uncem tutti i dati su queste concessioni e anche le date in cui scadono. Nel Verbano Cusio Ossola ci sono impianti che fanno capo a Enel Distribuzione, Enel Green Power, Edison, ex Tessenderlo, Idroelettriche Riunite (ex Sisma) ma anche a molte società minori.
Si tratta di un settore, quello idroelettrico, che nel 2022 – dati Il Sole 24 Ore – ha garantito extraprofitti per 1,4 miliardi di euro.
Ma le grosse società, soprattutto, sostengono che la via di uscita debba essere l’introduzione di uno strumento normativo che preveda la facoltà, e non l’obbligo, per le Regioni, di esplorare la disponibilità dei concessionari uscenti a presentare un significativo piano di investimenti per il rilascio di una nuova concessione.