Eventi - 07 marzo 2024, 16:20

Parco Val Grande, incontri divulgativi sullo studio delle farfalle

Il 14 marzo appuntamento a Premosello-Chiovenda e Ornavasso per due conferenze con la professoressa Simona Bonelli

Parco Val Grande, incontri divulgativi sullo studio delle farfalle

Il Parco Nazionale della Val Grande invita tutti gli appassionati a due eventi divulgativi che si terranno giovedì 14 marzo con la collaborazione della professoressa Simona Bonelli dell’Università di Torino. Il primo evento, dal titolo “La farfalla allevata dalla formiche – Phengaris alcon”, si terrà alle ore 17.30 presso il circolo di Colloro a Premosello-Chiovenda.

La professoressa Bonelli condividerà le scoperte fatte fino ad oggi vicino a Colloro relativamente alla popolazione della rara farfalla Phengaris alcon, che il Parco sta studiando con la collaborazione dell’Università di Torino.

Il secondo intervento dal titolo “La mietitrice dei gerani – Dal Sudafrica ai nostri balconi” si terrà invece nella sala polivalente di Ornavasso alle ore 21.00. Argomento della serata la farfalla Cacyreus marshalli, specie invasiva di lepidottero che sta causando danni enormi alle piante di geranio attaccando in maniera specifica le specie ibride da giardino ma anche quelle locali. Sarà ancora una volta la professoressa Bonelli a trattare il tema, spiegando quali sono le modalità di contenimento del parassita, da affrontare con urgenza per evitare la propagazione dell’insetto.

Docente di Zoologia presso il Dipartimento di Scienze della Vita e Biologia dei Sistemi all’Università degli Studi di Torino, Simona Bonelli è biologa con un dottorato di ricerca in entomologia agraria, si occupa di conservazione della biodiversità e in particolare di biologia, ecologia e conservazione di lepidotteri diurni. Rappresenta l’Italia presso la Butterfly Conservation Europe, coordina il progetto europeo Butterfly Monitoring Scheme (eBMS) ed è relatrice della prima Lista Rossa delle farfalle italiane. Si interessa di tutte le cause di vulnerabilità delle farfalle diurne in Europa e di possibili attività concrete di conservazione.

Due appuntamenti con chi è in prima linea nello studio della biodiversità del Parco e delle interazioni che si instaurano nelle varie specie che popolano i nostri habitat. Le conoscenze frutto di studi come questi sono alla base delle scelte di gestione e conservazione dell’Ente.

Comunicato Stampa

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