Attualità - 26 maggio 2024, 12:00

Situazione idrica in Piemonte: nel 2023 dati poco incoraggianti

Durante lo scorso anno si è registrato un deficit di precipitazioni e dei volumi idrici disponibili rispetto agli anni precedenti

Situazione idrica in Piemonte: nel 2023 dati poco incoraggianti

È stato pubblicato il rapporto sulla situazione idrica in Piemonte nel 2023. Si tratta di un documento che analizza i dati pluviometrici e nivometrici, la situazione dei bacini in termini di deflussi superficiali e di bilancio idrologico, nonché i dati di soggiacenza dei principali acquiferi superficiali.

Stando ai risultati della ricerca, il 2023 si è rivelato un anno al di sotto della norma in quanto a precipitazioni sul territorio piemontese, con un deficit pari al 9%. La pioggia caduta è stata pari a circa 970 mm in un anno, ma non equamente distribuita su tutto il territorio della regione: i bacini occidentali chiudono l’anno in leggero surplus pluviometrico, mentre nel settore meridionale si registra un deficit medio sull’anno anche del 40%.

Per quanto riguarda la neve, invece, l’arco alpino piemontese ha subito un importante deficit nell’inverno 2022-2023 e all’inizio dell’inverno 2023-2024, sia in termini di nevicate che di spessore della neve al suolo. L’unica eccezione si è verificata nel mese di maggio quando, alle quote più elevate, gli accumuli nevosi hanno superato la media.

L’analisi prende in considerazione anche il fenomeno della siccità, che ha diviso l’anno in diverse parti. La prima, fino ad aprile, ha portato una condizione di siccità in generale moderata, con punte estreme nell’astigiano e nel cuneese. Maggio e giugno sono invece stati molto piovosi: grazie a questo, la situazione è tornata nella norma anche nei mesi successivi. Alla fine del 2023, invece, un novembre e un dicembre poveri di precipitazioni hanno portato nuovamente la regione in una condizione di siccità moderata.

Secondo la ricerca, relativamente ai volumi idrici disponibili, nel 2023 si registra un incremento positivo nel trimestre agosto-ottobre, grazie agli elevati volumi di acqua immagazzinati nel lago Maggiore. Negli altri mesi dell’anno, invece, la risorsa idrica disponibile è risultata inferiore ai valori medi, a causa soprattutto delle scarse precipitazioni nevose.

Infine, per quanto riguarda le acque sotterranee il 2023 prosegue un andamento negativo iniziato nel 2020, con un abbassamento simile in tutto il territorio, decisamente al di sotto dei valori storici. Nel corso dell’anno, la situazione relativa alla disponibilità di acqua sotterranea risulta ancora critica.

Comunicato stampa Arpa Piemonte

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