La comunità di Ornavasso piange la scomparsa di Gianni Ripamonti, imprenditore molto noto in città e non solo. Si è spento questa mattina, 29 maggio, all’età di 90 anni.
Titolare dell’omonima azienda a Ornavasso, Ripamonti è stato uno dei più importanti imprenditori del Vco, in particolare nel settore delle perforazioni e delle demolizioni, affermandosi negli anni grazie all’investimento in tecnologie sempre più avanzate per la produzione di macchinari da perforazione. Da ormai diversi anni, aveva lasciato la guida al figlio, Ambrogio Ripamonti, rimanendo però sempre presente e attento al presente e al futuro dell’azienda.
Il nome di Gianni Ripamonti ha assunto rilevanza nazionale nel 1983, quando è stato protagonista di una delicatissima operazione messa in atto durante l’eruzione dell’Etna. Quest’ultima aveva messo a rischio numerose abitazioni, che avrebbero potuto essere spazzate via dalla lava. L’imprenditore ornavassese è stato coinvolto, insieme ad un tecnico svedese, in un esperimento mai tentato prima: la deviazione della lava tramite esplosivo, evitando così che la colata travolgesse le case. Un’operazione storica della quale Ripamonti è stato protagonista, essendo allora l’unico in Italia ad avere esperienza sull’uso dell’esplosivo in condizioni estreme.
Nel 2023, anche in occasione dei suoi 90 anni e di 40 anni da quella operazione, Ripamonti ha deciso di commemorare la storica impresa dell’Etna, organizzando una convention in Sicilia nell’aula consiliare del Municipio di Nicolosi.
Non solo imprenditore: Gianni Ripamonti è stato anche un grande appassionato di sport. Maestro di sci per moltissimi anni, ha partecipato a lungo anche ai campionati internazionali master di categoria.
Ripamonti lascia la moglie Anna, i figli Ambrogio e Caterina, quattro nipoti – Vanni, Chicco, Pietro e Anna, la nuora Alessia e il genero Filippo (Cigala Fulgosi, sindaco di Ornavasso). Il rosario sarà celebrato giovedì 30 maggio alle 20.00 nella chiesa parrocchiale di Ornavasso. I funerali, invece, venerdì 31 maggio alle 10.30, sempre nella chiesa parrocchiale.