‘’La Regione è stata chiara: ha detto che il problema non c’è. Quindi si continua a cacciare come prima’’. Così dice Bruno Campagnoli, presidente del Comprensorio Caccia Vco1, dopo la nota emessa dal comando della Polizia provinciale del Vco che pareva vietare l’uso di ‘’mezzi di caccia non consentiti dalla norma regionale’’ e che pertanto si sarebbe proceduto, come polizia provinciale, ''a comunicare all’autorità giudiziaria quei cacciatori che fanno uso di puntatori notturni con la termocamera''.
Una nota che ha sollevato lamentele e soprattutto preoccupazione nel mondo venatorio provinciale, alla vigilia della stagione.
Ora, Campagnoli spiega: ‘’La Regione ha scritto chiaramente che è stata male interpretata una sentenza specifica della Cassazione, che si riferiva a puntatori laser e a due cacciatori bresciani che avevano fatto bracconaggio. I nostri soci sono già stati informati che quindi si continuerà a cacciare come prima. Ad esempio per la pesta suina la Regione ha fatto venerdì una delibera per il contenimento e la caccia di selezione si possono usare i puntatori notturni con la termocamera. La Regione ha mandato una nota dicendo che è stata male interpretata la vecchia sentenza della Cassazione’’.
A sollevare il problema era stata una nota del comando della Polizia provinciale datata 12 agosto, in cui si legge: ‘’Tutte le ottiche di puntamento, diurni e notturni, visori o termici, punti rossi o altri sistemi applicati ai mezzi di caccia ammessi in quanto strumenti accessori che il detentore ha aggiunto all’arma per renderla funzionalmente più idonea all’attività di caccia, debbono ritenersi vietati’’.
Nota alla quale aveva replicato la cabina di regia della associazioni venatorie piemontesi che, in sostanza, riteneva che ‘’quanto affermato nella missiva della Polizia provinciale non era attuabile e soprattutto non in linea con la normativa regionale a nazionale’’.
Il successivo intervento del dirigente del settore gestione fauna selvatica dela Regione rimaracava ‘’che i contenuti riportati nella nota in esame (quella della provincia del Vco ndr) non erano riconducibili a quanto emerso dagli approfondimenti legislativi condotto dallo scrivente settore’’.
Una diatriba sulla quale abbiamo sentito il comandante della Polizia provinciale, Riccardo Maccagno, che afferma: ‘’Non abbiamo scritto che non si possono più usare. Ho detto solo che andrebbero vietati poiché la legge permette di usarli. Se uno legge bene quanto c’è scritto vede che ho riportato esclusivamente ciò che la Regione ci aveva detto e cioè che sarebbero vietati sulla base della sentenza della Cassazione. C’è un vuoto normativo che andava colmato e che al momento non è ancora stato colmato’’.