Sabato 26 ottobre si è tenuto, al Foro Boario di Crodo, “Storie verticali”: parole, immagini e suoni dedicate agli uomini e alle donne protagonisti di vite sconosciute, di cui poco si parla, ma che hanno rappresentato per molte persone vicende significative e segnanti, in quegli anni di guerra e di povertà, in questi luoghi di frontiera e di passaggio.
Il numeroso pubblico presente è stato ammaliato da questo viaggio fra racconti, immagini e suoni che ha avuto inizio con il video del fotografo Marco Benedetto Cerini che ha raccontato con le immagini il Sentiero Partigiano della Memoria, inaugurato lo scorso agosto in Alpe Cravariola: otto pannelli informativi che rimarranno lungo il tragitto, per chi vorrà percorrerlo tutto l’anno.
Fedele Cappelletti ha poi dato voce ad alcune storie che sono state raccolte, grazie ad un lavoro di ricerca, attraverso interviste ai protagonisti ancora in vita, nell’opuscolo tascabile “Terra di Resilienza. Semi di Resistenza”, realizzato dall’associazione Sentieri degli Spalloni in collaborazione con Andrea Pozzetta della Casa della Resistenza. Le note del PassAmontagne Duo, con la fisarmonica di Massimo Losito e la voce di Valentina Volontè, hanno trasportato tutti i presenti in un percorso sonoro dove i linguaggi delle montagne del mondo si sono mescolati a melodie antiche e hanno narrato avvenimenti da non dimenticare e conoscere. Per concludere, la lettura teatralizzata “La paura fa brutti scherzi” di Stefano Beghi di Vasi Comunicanti, un progetto Officina Carbonara prodotto da Karakorum Teatro, un’impresa sociale dedicata alla produzione teatrale, che ha fatto da chiusura ad una serata emozionante. Al termine un aperitivo a buffet, preparato dallo chef Mariano Iaria del ristorante Borgo Molinetto di Crodo e servito dai ragazzi dell’Istituto Alberghiero Rosmini di Domodossola, accompagnati dallo chef Giandomenico Iorio.
“Un grazie sincero a tutte le persone presenti alla serata – dice Nori Botta, presidente dell’associazione Sentieri degli Spalloni Ets - con un ringraziamento particolare al comune e alla Pro Loco di Crodo, al professor Andrea Pozzetta, Giorgia Frangioni di ArkeoKore Project, Fedele Cappelletti, PassAmontagne Duo, Stefano Beghi, il ristorante Borgo Molinetto, l’Istituto Alberghiero Rosmini e tutti coloro che ci hanno aiutato in questo lavoro di raccolta e divulgazione di queste storie di vita, uniche e speciali che abbiamo il compito di mai dimenticare. Grazie anche a tutti gli enti e le associazioni che ci
sostengono, in particolare alla regione Piemonte e a Regio Insubrica per l’importante supporto”.