‘’Il popolo contro Maria Barbella’’. Un viaggio tra l’Italia e l’America alla fine dell’Ottocento che racconta di un emigrante italiano che muore a Manhattan per mano di una compaesana da lui brutalmente sedotta e abbandonata. Il tradizionale codice d’onore dell’Italia meridionale aveva radici profonde in Maria. Domenico l’aveva abbagliata con la promessa di matrimonio e ora l’incertezza la consumava. Maria Barbella, lucana semianalfabeta, sarà la prima donna condannata alla sedia elettrica. A questo punto entra in scena la contessa Cora Slocomb, ereditiera americana, sposata con un nobile friulano, il conte Detalmo Savorgnan di Brazzà, fratello di Pietro, il pioniere del Congo, l’unico esploratore che agiva nel rispetto dei popoli indigeni. Attivista antesignana, Cora inizia la prima campagna contro la pena di morte per salvare la giovane dal suo atroce destino.
Sarà la storia raccontata dalla Compagnia teatrale Vittorio Resta di Crodo, che metterà in scena ‘’Il popolo contro Maria Barbella’’ a metà marzo, nei giorni 13-15-17 (ore21) , ovviamente al teatro Fogagnoli al Centri Studi Ginocchi. Uno spettacolo che è tratto da libro di Idanna Pucci ‘’La signora di Sing Sing’’ edito dalla Libreria Fiorentina.
Un racconto sulla storia delle pena di morte di quella donna, che a fine 1800 venne raccontata con molti articoli apparsi sui giornali statunitensi ma anche italiani , un percorso tra migrazioni, violenza contro le donne, i giudizi sommari. E solo l’attivismo di Cora e la capacità di Maria di riscattarsi ci indicano la via per uscire da paure e immobilismo.
Per assistere agli spettacolo (costo del biglietto 10 euro) occorre prenotarsi al 3331223388 oppure scrivere a info@centroginocchi.it.
La regia è di Marco Mantovani, direttrice di scena Monica Ferraro, musiche e luci Adelina Comunale, voce esterna Nadia Panziera, disegno e loro Renzo Foglietta.