Un nuovo disservizio colpisce i lavoratori frontalieri che ogni giorno attraversano il confine per raggiungere il proprio posto di lavoro. In particolare, i pendolari che rientrano in Italia dalla Svizzera si trovano ad affrontare una situazione definita dagli stessi “inaccettabile” sulla tratta ferroviaria Briga-Domodossola.
Il problema riguarda i treni delle 22:20 e delle 00:20, che terminano la loro corsa a Iselle, lasciando i passeggeri senza mezzi alternativi per raggiungere le proprie abitazioni. “Questa situazione, che si ripeterà una volta al mese per tutto il 2025, sta generando grande frustrazione tra i lavoratori pfrontalieri, che pagano regolarmente un abbonamento mensile o annuale” sottolinea un frontaliere che si chiede anche “se una tale interruzione del servizio sia legalmente accettabile”.
"Ci troviamo abbandonati in una stazione senza alternative di trasporto. Siamo costretti ad arrangiarci con un mezzo proprio, chiamare un taxi o addirittura chiedere un passaggio. È assurdo che non venga previsto un servizio sostitutivo."
A peggiorare la situazione, secondo le testimonianze dei pendolari, c'è la totale mancanza di risposte da parte della compagnia ferroviaria BLS. “Le richieste di chiarimenti via email sono rimaste inascoltate e anche il personale viaggiante, interpellato direttamente, si nega ai passeggeri, chiudendosi nella cabina di guida senza fornire spiegazioni” sottolinea uno dei frontalieri che ha segnalato il disagio.
I lavoratori chiedono un intervento immediato, sollecitando le istituzioni e la compagnia ferroviaria a fornire un servizio sostitutivo o un rimborso parziale per gli abbonamenti e i biglietti nei giorni in cui il servizio non viene garantito.