È in programma per domani, sabato 15 marzo alle 15.00, di fronte al municipio di Domodossola, un presidio organizzato dal Coordinamento Ossola Solidale per protestare contro il piano di riarmo europeo.
“Ci siamo sempre battuti per l'Europa – si legge in una nota del gruppo promotore del presidio -. Per un'Europa di pace, di diritti, di democrazia. Abbiamo creduto nell'Unione Europea come il più grande progetto di riconciliazione della storia contemporanea, nato dalle macerie della Seconda guerra mondiale per garantire che nessuna guerra fratricida insanguinasse mai più il nostro continente. Ma l'Europa che sceglie di riarmarsi con il piano Rearm Europe non è più quell'Europa”.
“In questi giorni – prosegue - il consiglio straordinario europeo, formato da 27 capi di Stato, ha dato il proprio assenso alla proposta della commissione europea per un piano di riarmo che prevede 800 miliardi di euro da spendere in armamenti nei prossimi 4 anni, al grido “se vuoi la pace, prepara la guerra”. Vogliono alimentare questo fondo dirottando fondi per la coesione; vogliono “fare debito”, facendo gravare questi costi sulle generazioni future; vogliono continuare a finanziare 27 distinti eserciti nazionali. È ovvio che questi fondi saranno tagliati da tanti altri capitoli di spesa che finora hanno avuto l’obiettivo di tutelare la salute e la dignità dei cittadini, di creare posti di lavoro “giusto”, ecc. Questa prima decisione sarà discussa ancora nel prossimo Consiglio europeo in programma il 20 e 21 marzo”.
“Non possiamo accettare un'Europa che alza il budget militare, cancellando le vere conquiste europee: il primato dell'ambiente, la centralità della sanità, il finanziamento della cultura e della scuola, il welfare che difende i più deboli e che assiste i più fragili, gli anziani. Tutto questo – si legge ancora nella nota - sarà compromesso, se non cancellato, dal programma di riarmo che le istituzioni europee stanno promuovendo. Un riarmo che non serve all'Europa: nel 2024 l'Unione Europea e il Regno Unito hanno speso in armi più della Russia. Eppure, si continua a spingere per aumentare gli stanziamenti militari, come se una corsa agli armamenti potesse portare sicurezza e non, invece, il rischio di una spirale senza fine. Abbiamo fortemente creduto negli ideali europei di pace portati avanti da Willy Brandt e Olof Palme. Ideali fatti propri da Enrico Berlinguer. Seminati con la fede di Giorgio La Pira e don Tonino Bello. Con il coraggio di Sandro Pertini. Ma oggi l'Europa calza l'elmetto per fare quella guerra in cui gli Stati Uniti non credono più”.
Conclude il Coordinamento Ossola Solidale: “Continueremo a impegnarci per un'Europa della pace, della giustizia sociale, della cooperazione. Ci appelliamo ai nostri rappresentanti nel Parlamento Europeo e nelle altre Istituzioni europee per: bloccare il piano Rearm Europe, proposto dalla Commissione Europea; chiedere che la proposta di riarmo venga sottoposta al dibattito e al voto del Parlamento Europeo.
Ci appelliamo ai consigli comunali di questo territorio perché discutano di queste scelte e facciano arrivare la voce di quanti si oppongono a questa scelta scellerata”.