Associazioni - 28 marzo 2025, 10:00

Anno impegnativo ma ricco di soddisfazioni per il Cai Vigezzo, risultati e obiettivi FOTO

Sabato pomeriggio nella sede di Prestinone (recentemente intitolata al compianto alpinista Claudio Giorgis) si è tenuta l’assemblea dei soci

Anno impegnativo ma ricco di soddisfazioni per il Cai Vigezzo, risultati e obiettivi FOTO

Un’associazione in salute, ottima. In una lunga e articolata relazione il presidente Tiziano Maimone ha toccato i tanti aspetti e le attività di cui il sodalizio si occupa.  Partendo dal tracciare un bilancio dell’intenso anno che si è appena concluso.

"Il 2024 – ha detto il presidente - è stato l’anno del 50° della Sezione e se dovessi descriverlo con un aggettivo direi “straordinario”. Gli obiettivi erano molti: la ristrutturazione del rifugio Bonasson, numerosi eventi culturali, due vie del mercato, progetti e le gite con le scuole, la partecipazione ai mercatini, la manutenzione della sentieristica. Tutti obiettivi raggiunti tranne uno: il concerto di Musica in Quota al rifugio Dante Castelnuovo annullato per maltempo".

Evidenziando poi poi proprio l’impegno profuso per la ristrutturazione del Bonasson: "Non è stato facile, i lavori in montagna sono complicati e riservano sempre delle sorprese, ma nonostante tutto abbiamo centrato l’obiettivo. Da fine maggio a fine luglio abbiamo concentrato il lavoro dei volontari in 5 weekend che hanno visto all’opera una ventina di volontari per un totale di circa 800 ore di lavoro complessivo. Ognuno ha partecipato mettendosi a disposizione con le proprie capacità e disponibilità, c’è chi si è occupato più di altri della regia e che ha permesso di portare a termine il tutto. Abbiamo lavorato tanto, facendo fruttare bene le giornate e impagabili i momenti di condivisione intorno al tavolo. Da tempo non provavo una soddisfazione simile data dalla solidarietà scaturita all’interno del gruppo dei consiglieri e con i volontari con cui abbiamo condiviso questa esperienza, sacrificando tempo libero e la presenza in famiglia. Questa è la vera solidarietà tra le genti, la montagna non si compra e non si vende. Ricordo che, oltre al volontariato, la ristrutturazione del rifugio è stata resa possibile dal supporto economico ricevuto in primis dal CAI centrale con il Bando Rifugi, poi dal Comune di Toceno, proprietario dell’immobile che ha contribuito in modo significativo concedendo anche il comodato d’uso gratuito trentennale, dall’Unione Montana Valle Vigezzo e dagli altri comuni che hanno sostenuto l’iniziativa, i gruppi degli Alpini  e da tutti i simpatizzanti che con Adotta una Pioda hanno dimostrato la loro solidariet".

Tante le persone che hanno preso parte all’inaugurazione, sabato 10 agosto. "E’stata una giornata carica di emozione: poter condividere in quella cornice, in quella splendida giornata, l’esito di un progetto così importante con così tanti amici è stato impagabile. Tanti hanno partecipato e chi non era fisicamente lì lo è stato rendendosi utile in tanti modi, anche solo con un pensiero. Un grazie doveroso a Don Paolo per aver celebrato e aver tenuto un discorso toccante. La buona riuscita della festa è stata resa possibile, e qui ritorna il tema della solidarietà, grazie alla impeccabile organizzazione del punto ristoro da parte del Gruppo Alpini di Toceno a cui desidero rivolgere un sentito ringraziamento per aver messo a disposizione simpatia, disponibilità e esperienza. Un ringraziamento anche al Gruppo Amici della Montagna che ci ha aiutato occupandosi della pulizia del sentiero per permettere a tutti di raggiungere il rifugio". 

Per concludere il tema rifugi Maione ha ricordato che la sezione ha provveduto a rinnovare l’impianto elettrico del rifugio a Fondomonfracchio e nel 2025, dopo il rinnovo del comodato d’uso in scadenza, vorrebbe apportare qualche miglioria al rifugio Regi all’Alpe Forno, senza intaccare l’aspetto rustico che lo contraddistingue.

GITE CON LE SCUOLE E ALPINISMO GIOVANILE

Ottimo anche nel 2024 la collaborazione con le scuole. "Sono proseguite, come ogni anno, le gite con i più piccoli, l’obiettivo, come dirò sempre, è quello di entusiasmare i ragazzi alla montagna: i temi trattati durante le uscite, in maniera semplice – ha detto Mainone -, riguardano l’educazione ambientale e la conoscenza del territorio, in modo da sensibilizzare al rispetto dell’ambiente che ci circonda. Grazie a tutti i volontari che si dedicano agli accompagnamenti che, per esigenze scolastiche, si devono rendere disponibili durante la settimana. Prosegue quindi la proficua collaborazione con l’Istituto Comprensivo di valle: le gite per le scuole primarie e l’uscita per i ragazzi di prima della scuola secondaria al Pian dei Sali a ottobre, alla scoperta del Sentiero Italia CAI, sta diventando una piacevole tradizione.  Grazie alla partecipazione ad appositi Bandi CAI è stato possibile coprire le spese di trasporto per accompagnare due scuole primarie a Trontano per un’escursione sulla via del mercato fino a Marone, il pulmino per una classe prima della scuola secondaria in Valle Loana oltre che l’acquisto del materiale didattico da utilizzare durante le uscite. Nell’anno scolastico in corso abbiamo attivato il progetto “A scuola di montagna”: il tema è l’escursionismo responsabile e, grazie al coinvolgimento diretto e attivo degli alunni delle classi prime e seconde, l’obiettivo è di creare dei materiali di sensibilizzazione rivolti agli escursionisti che frequentano la nostra valle. All’interno di questo progetto rientra l’incontro tenutosi a scuola con la scrittrice Irene Borgna con il suo “Manuale per Giovani Stambecchi”, oltre che la creazione di uno scaffale dedicato alla letteratura di montagna nella biblioteca della scuola. Mi permetto di ricordare ai soci e non, che il CAI ha stipulato un Protocollo d’intesa con il Ministero dell’Istruzione che consente di poter collaborare con le scuole di ogni ordine e grado per la realizzazione di escursioni e attività didattiche, oltre che essere riconosciuti come formatori per i docenti. Il CAI Vigezzo ha sempre fatto solo informazione e non ha mai preso posizione in merito a temi delicati che tutti voi conoscete bene. I nostri accompagnatori sono lo strumento tramite il quale si deve realizzare il progetto educativo dell’Alpinismo Giovanile. l’attività è essenzialmente l’escursionismo di montagna finalizzato ad obiettivi didattici. Per agganciare ancora di più i più giovani sarebbe utile proporre un programma di attività più variegato. La nostra Sezione sta lavorando in questa direzione con le sezioni di Domodossola, Villadossola e Varzo".

CINQUANTESIMO

Tutte le iniziative realizzate nel 2024 rientravano nel progetto “1974-2024: 50 anni in montagna con il CAI Vigezzo” che ha ricevuto il sostegno della Fondazione Comunitaria del VCO Ente Filantropico all’interno del bando Arte e Cultura. Così ancora il presidente, nella sua relazione. "Diverse sono state le attività culturali realizzate per celebrare il Cinquantesimo della Sezione a iniziare dalla cerimonia del 3 febbraio che, nella suggestiva cornice della sala mandamentale a Santa Maria Maggiore, accompagnati dalle note del Coro La bricolla, ci ha permesso di ricordare i momenti più significativi dei nostri primi Cinquant’anni e le persone che li hanno resi possibili. Con l’ANPI Domodossola abbiamo organizzato il concerto con la pianista Natalia Ratti “Sulle crode dei giusti” il 27 aprile presso il cinema comunale di Malesco e a luglio l’Escursione nella memoria in valle dei bagni: partendo dalla Piana di Vigezzo abbiamo raggiunto per la notte il rifugio a Fondomonfracchio per partecipare il giorno successivo alla cerimonia di commemorazione degli eventi accaduti ai Bagni di Craveggia nell’ottobre del 1944. Entrambe, in modi diversi, sono state preziose occasioni per ricordare il sacrificio degli uomini e delle donne che hanno vissuto sulle montagne il periodo della resistenza. Un grande successo di pubblico ha riscosso l’incontro con gli alpinisti e scrittori locali Fabrizio Manoni e Alberto Paleari organizzato all’interno del Festival Sentieri e pensieri, ormai una tradizione nell’estate vigezzina. Con la Pro loco di Villette la Sezione ha organizzato con successo la rassegna “Di donne e di montagna”. Inaugurato il 9 marzo con un incontro sul tema del ruolo della donna nelle popolazioni di montagna è proseguita in autunno con tre scrittrici: Valeria Tron, Irene Borgna e Cinzia Dutto. Sempre a Villette, è risultata particolarmente gradita la passeggiata alla scoperta del castagno condotta dal nostro Raffaele Marini e dal falegname Giuseppe Bergamaschi conclusa con un ottimo pranzo a Re e un’interessantissima conferenza di Daniela Bertoldi sull’importanza della castagna nell’alimentazione di montagna".

INTITOLAZIONE SEDE SOCIALE E SENTIERISTICA

"Un altro momento per me molto emozionante – ha evidenziato ancora il presidente - è stata la cerimonia per l’intitolazione della sede a Claudio Giorgis: una cerimonia semplice, nel nostro stile. Per diversi anni ho speso molte parole sulla sentieristica, rivolgendomi all’Unione Montana della Valle Vigezzo e nel 2024 c’è stata una svolta significativa. Alcuni consiglieri, confrontandosi con le diverse associazioni che sul territorio si occupano di manutenzione dei sentieri, hanno individuato le criticità e provveduto alla progettazione dei cartelli che verranno rimpiazzati grazie al contributo che l’Unione ha stanziato. La posa delle nuove paline e dei nuovi cartelli richiederà la collaborazione di tutte le associazioni: Amici della montagna, Pro Loco, Alpini e altri volontari senza i quali la rete sentieristica non potrebbe essere curata e a cui va il ringraziamento di noi tutti in quanto escursionisti. La convenzione con il Parco Nazionale Val Grande è ancora in sospeso, dopo una richiesta di apertura del centro visita a Buttogno nella primavera scorsa, alla quale non potevamo dare esito per mancanza delle condizioni adeguate, vi è stato un sopralluogo e una ripresa dei contatti con il nuovo Direttore e il Presidente, i quali hanno manifestato la disponibilità a trovare un accordo che permetta di riprendere la collaborazione. Noi attendiamo fiduciosi".

TARGHE COMMEMORATIVE

Nel 2024 "abbiamo portato a termine la posa della targa commemorativa su quattro delle cinque cime previste: Pizzo Ragno e Laurasca facevano parte delle escursioni aperte a tutti mentre Scheggia e Pioda, dato il grado di difficoltà, sono state portate a termine dai soli consiglieri. La posa della targa sulla cima del Gridone, che non è stato possibile realizzare in autunno per il maltempo, verrà riprogrammata nei prossimi mesi. Si è svolta l’escursione alla cima Trosa in Ticino in collaborazione con l’UTOE Locarno, mentre per maltempo e innevamento è saltata la gita di due giorni al Lebendum in Formazza, che verrà riproposta in estate. La Via del mercato di sabato 3 agosto, ha visto la partecipazione di quasi 80 persone da Re a Santa Maria Maggiore, passando da Villette e Malesco: una camminata lenta che ha permesso di visitare angoli meno conosciuti ma molto suggestivi. Un doveroso ringraziamento ai volontari delle Pro Loco di Re, Villette, Santa Maria Maggiore, Malesco e dell’Accademia dei Runditt che ci hanno accolto con deliziosi spuntini sul percorso. Molto apprezzata anche la versione transfrontaliera della Via del Mercato inaugurata il 14 settembre: circa 50 partecipanti hanno percorso il tratto da Camedo a Intragna dove è stato possibile visitare il museo di storia locale e il campanile, accolti calorosamente con una merenda dal direttore del museo Della Gana. In questi ultimi anni si sono sviluppate velocemente nuove forme di escursionismo che non sempre vengono praticate con le dovute accortezze: si assiste spesso a incidenti in ambiente montano dovuti a mancanza di attrezzature consone o di adeguata preparazione. Il CAI ha il dovere di contribuire a diffondere la cultura della sicurezza anche organizzando corsi ad hoc. La frequentazione dell’ambiente montano va affrontata con rispetto e responsabilità e questo vale per tutti, indipendentemente dal “mezzo” utilizzato (gambe, ciaspole, sci o MTB). Lo scorso anno ho visto, non solo in valle, delle ordinanze che vietavano la frequentazione di alcune zone di montagna per pericolo frane, valanghe ecc addirittura la chiusura di un tratto di sentiero per la presenza di ghiaccio. La montagna deve rimanere uno spazio di libertà a fronte delle tentazioni di totale sicurezza, nessuna sanzione, nessuna autorizzazione ma prevenzione e responsabilità".

GLI ISCRITTI

Il Cai Vigezzo gode di ottima salute: nel 2024 gli iscritti sono stati 444, di cui 45 nuovi (13 in più rispetto al 2023). «Non è stato facile per me affrontare l’impegno legato alla celebrazione del 50°, tanti eventi, tante spese, con la preoccupazione di non riuscire a gestire il tutto, ma con la mia testa dura e il supporto di questo gran bel gruppo di consiglieri, abbiamo fatto grandi cose. Nei tanti weekend al Bonasson – le conclusioni nella relazione del presidente - ho visto la solidarietà che si vive in montagna, i ragazzi mi hanno dato davvero tanto, soprattutto la consapevolezza di andare avanti e di non mollare. E poi la solidarietà di tutte le persone, soci e non soci, vigezzini e non, che a titolo personale o a nome dell’ente che rappresentano ci hanno sostenuto, partecipando numerosi alle iniziative, supportandoci economicamente o concedendoci gratuitamente spazi o preziosa manodopera. Una grande dimostrazione di stima diffusa verso la nostra associazione, una realtà sempre più in relazione con tutta la Valle Vigezzo. come diceva un grande allenatore: squadra che vince, non si cambia. Concludo con una frase di un grande uomo: “Non esistono proprie montagne, si sa, esistono però proprie esperienze. Sulle montagne possono salirci molti altri, ma nessuno potrà invadere le esperienze che sono e rimangono nostre. Walter Bonatti”.

I PREMIATI

Durante la cena al rifugio “Da Pio” ad Arvogno sono state consegnate le Aquile d’Oro ai soci con anzianità cinquantennale e venticinquennali. Questi i soci con 50 anni di iscrizione al Cai: Fosca Camatta, Dario Ciolina, Roberto Morella, Silvano Moroni, Gabriele Canzanese, Christine Sinoquet. I venticinquennali: Elena Bonardi, Nicola Dameno, Ezio Ferraris, Paola Pasini, Alessio Piffero, Paola Pozzoli, Andrea Ramella.

 

Marco De Ambrosis

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