Come ogni anno con l'approssimarsi dell'estate tornerà a viaggiare il Treno dei Bimbi di Croveo. Per l'originale e ormai storico villaggio turistico dei frati cappuccini di Domodossola, realizzato con vecchie carrozze ferroviarie in frazione Osso, sarà la stagione numero 59 e probabilmente potrebbe essere anche l’ultima, visto che i frati dovranno lasciare definitivamente la sede di Domodossola con tutte le sue opere entro la fine di settembre.
Era il 1966 quando i 28 vagoni dismessi salirono le strade della Valle Antigorio per essere collocate nel grande spazio pensato da padre Michelangelo per accogliere nel periodo estivo i numerosi bambini che durante l’anno scolastico risiedevano alla Casa del Fanciullo di Domodossola.
“Questo villaggio, con la sua storia e il suo significato, rappresenta molto di più di una semplice attrazione turistica: è un simbolo di libertà e legami duraturi che merita assolutamente di essere preservato per le future generazioni”, le parole di Germano Bacchetta, ex ragazzo e promotore assoluto dei raduni in quel di Croveo e della Cappuccina di Domodossola. “Oggi purtroppo il mitico e storico Treno dei Bimbi è fortemente a rischio chiusura ed è impensabile che possa realmente accadere tutto ciò. Il villaggio deve continuare il suo lungo viaggio, questa oasi di pace che vogliono portarci via non deve chiudere, è un’impronta indelebile della nostra vita. Nonostante siano trascorsi quasi 60 anni dalla sua apertura – sottolinea Bacchetta - il Treno dei Bimbi ancora oggi si ha la possibilità di poter dormire in una serie di vagoni dismessi e riadattati nel tempo, un villaggio unico al mondo, non solo per i suoi numerosi vagoni nel bosco, ma anche per la pace e le sensazioni che trasmette, un’idea così tanto bizzarra quanto apprezzata”.
“A segnare l’inizio delle attività al Treno dei Bimbi – annuncia Bacchetta - uno speciale raduno in programma il prossimo 21 giugno, un ultimo e toccante appuntamento tutti insieme di nuovo, cercando di condividere il più possibile sentimenti e ricordi che senza nessun dubbio torneranno a riaffiorare proprio per questa occasione così particolare. Il Treno dei Bimbi è un qualcosa a sé che può solamente sopravvivere con il benestare dei suoi frati. Questo “speciale raduno” possa essere la testimonianza ma anche un grido d’aiuto che possa coinvolgere tutte quelle istituzioni che stanno seguendo ormai da parecchi mesi questo problema così delicato e rilevante per quei bambini di allora, così bisognosi e sofferenti e che oggi sperano che realmente qualcuno possa mettere una mano sulla coscienza e non distrugga quanto, con tanto sacrificio e tanto amore, è stato fatto in questi interminabili anni dai frati e dai numerosi volontari che hanno fatto la storia del Treno dei Bimbi”.