Attualità - 09 aprile 2025, 12:00

''Salvaguardare i nostri territori non vuol dire porre vincoli e basta''

I sindaci Fausto Braito e Bruna Papa soddisfatti dopo che l'Unione Europea ha aperto una infrazione contro la Regione sulle zone speciali protette

''Salvaguardare i nostri territori non vuol dire porre vincoli e basta''

Torna a far discutere in Ossola la questione delle Zsc, la zone speciali di conservazione, adottate dalla Regione Piemonte sulla base della direttive dell’Unione Europea (Ue), recepite anche dall’Italia. Documento guida, quello della Regione, che la commissione europea  ha ora 'respinto'. Una ‘messa in mora’ che alcuni sindaci ossolani hanno accolto con soddisfazione, dopo che, in materia, loro stessi avevano fatto ricorsi al Tribunale amministrativo regionale.

‘’L’Unione Europea ha aperto un’infrazione sostenendo che non è stata rispettata la direttiva’’ afferma Fausto Braito, sindaco di Premia, che con Formazza era uno dei comuni ricorrenti al Tar. ‘’La Regione ha imposto – dice – misure conservatrici con troppi vincoli e restrizioni, che hanno penalizzato le realtà socio economiche della montagna’’.

A corroborare questa tesi è anche la lettera che il 10 marzo il Parco Veglia Devero ha scritto all’assessorato regionale Tutela Aree Protette. Nota che riprende appunto la proceduta di infrazione per i siti della rete Natura 2000 del Piemonte.

Il Parco parte dall’adozione del Piano di gestione e ricorda anche il ricorso fatto da sei comuni sulla mancata partecipazione al percorso di stesura del piano. Si cita inoltre il fatto di non essere potuti intervenire sulle misure di conservazione applicate dalla Regione.  ‘’Alla resa di conti – si legge nella nota del Parco – in questi anni la gestione della Zsc è risultata un costo enorme, sia per il Parco che per la Regione’’.

Infatti nella messa in mora, l’Unione Europea rileva la ‘’mancata approvazione per le Zsc di obiettivi e misure di conservazione sufficientemente dettagliati e coerenti con quanto previsto dalla direttiva Habitat’’. In particolare la Commissione contesta che ‘’gli obiettivi a livello di sito in molti casi mancano del tutto e dove sono presenti, non sono sufficientemente dettagliati’’ per diversi motivi.

In sostanza, alcuni sindaci ossolani sostengono che la Regione abbia dato troppo spazio agli ambientalisti.

’Conservare i nostri territori – afferma Braito – non vuol dire porre vincoli e basta. E soprattutto va riconosciuto il ruolo dei Comuni’’.

Soddisfatta anche Bruna Papa, sindaco di Formazza:  ‘’Noi abbiamo già una habitat naturale e quindi non ci devono mettere ulteriormente sotto una campana di vetro. Bastava analizzare lo stato di conservazione del territorio e mantenerlo. Una situazione difficile la nostra, visto che il Vco ha il 42 per cento di territorio vincolato, mentre le altre province molto meno. In Regione siamo sempre rimasti inascoltati. Ora il provvedimento dell’Ue ribadisce quanto noi sosteniamo da anni,  pur avendo davanti un  muro di gomma sorretto da un ambientalismo estremo, che ci vuole obbligare a stare sotto una campana di vetro’’ Poi Papa conclude: ‘’In più noi siamo una comunità come quella Walser che nei secoli ha sempre gestito l’ambiente. Il metodo imposto imposta va contro una minoranza etnica e la sua storia’’.

Ma Braito però vuole anche rimarcare come oggi, a livello locale, qualcosa sia cambiato: ‘’Ora, per fortuna, c’è un rapporto diverso col Parco Veglia Devero che, rispetto al passato, è disposto a dialogare e discutere con maggior disponibilità’’.

Renato Balducci

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A MARZO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
SU