Venerdì 18 aprile alle 21.00 il Circolo di Cultura di Anzola d’Ossola ospita la presentazione de “L’Almanacco Storico Ossolano 2025”, giunto alla sua 32esima edizione.
Da trent’anni l’Almanacco, nato nel 1993 dall’incontro tra Edgardo Ferrari, fervido e appassionato ricercatore di “ossolanità”, e Alessandro Grossi, editore di Domodossola e radicalmente ancorato alla sua terra, propone saggi storici inediti che accompagnano un anno di letture su aspetti inconsueti di una terra di confine tra i grandi laghi e le grandi Alpi. Quest’anno ospita 34 contributi di una parte generale che interessa tutte le valli e una parte monografica dedicata alla Bassa Ossola, da Vogogna e Pieve Vergonte a Ornavasso e Mergozzo, passando per Anzola e Premosello.
Su Anzola è presente un saggio di Andrea Melloni che racconta “La battaglia di Anzola del 1374 e le sanguinose lotte fra Spelorci e Ferrari in Ossola”, una delle tante guerre dimenticate oltre 600 anni fa. Sempre su Anzola viene ricordata la storia triste della Vegia dul Balm sui Corni di Nibbio con la pubblicazione dell’articolo apparso sul Corriere della Sera nel 1932. Il destino balordo di una donna dalla bellezza straordinaria. Su Migiandone alcune pagine illuminanti di don Remo Bessero Belti raccontano di “Erba, legna, fieno, mucche, maiali: memorie di Migiandone”. Su Ornavasso un saggio propone “Uno sguardo nuovo sul Santuario della Guardia” e un altro su “Enrico Bianchetti fotografo”, mentre Gian Vittorio Moro racconta “Dicono di loro. Curiose testimonianze su preti e notai attivi in Ossola tra Cinque e Seicento”.