Confine - 21 aprile 2025, 23:00

Souvenir proibiti: zanne, borse e animali imbalsamati in mostra al Museo delle Dogane Svizzero

Dal 20 aprile una nuova esposizione a Cantine di Gandria racconta i retroscena del commercio illegale di specie protette, tra zanne di elefante, pelli rare e la “stanza degli orrori”

Souvenir proibiti: zanne, borse e animali imbalsamati in mostra al Museo delle Dogane Svizzero

Non sempre ciò che si trova nei mercatini esotici o nelle boutique di lusso è innocuo. Dietro a oggetti come borse in pelle di alligatore, scialli in lana shahtoosh o finissimi intagli in avorio, spesso si nasconde un traffico illegale che mette a rischio la sopravvivenza di migliaia di specie animali e vegetali. Per raccontare e sensibilizzare il pubblico su questo tema, il Museo delle Dogane Svizzero di Cantine di Gandria inaugurata domenica 20 aprile la rinnovata mostra «La conservazione delle specie riguarda tutti noi», realizzata con il sostegno dell’Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria (Usav).

L’esposizione — visitabile fino al 19 ottobre — punta i riflettori sulle specie protette dalla Convenzione Cites, l’accordo internazionale che dal 1975 regola il commercio di flora e fauna minacciate di estinzione, firmato oggi da oltre 180 Paesi. Ogni anno in Svizzera l’Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini (Udsc) sequestra centinaia di oggetti illegali: borse di rettili, animali imbalsamati, pelli di orso polare e articoli d’avorio, alcuni dei quali sono esposti in quella che il museo definisce «la stanza degli orrori», vero e proprio museo nel museo dove il pubblico può toccare con mano le conseguenze di un mercato senza regole.

Novità assoluta della stagione 2025 è la sala cinematografica dedicata a documentari e testimonianze sui sequestri e sulle operazioni condotte dalle autorità doganali, supportate anche da cani addestrati al riconoscimento di merci illegali. Non mancano installazioni interattive, giochi per i più piccoli, una bacheca informativa a tutta altezza e due spettacolari zanne di elefante alte due metri, simbolo della lotta al commercio d’avorio.

Oltre alla nuova esposizione, rimangono visitabili le mostre permanenti «Un confine tra povertà e persecuzioni» e «Migrazione», dedicate rispettivamente alle frontiere del passato e ai percorsi migratori di ieri e di oggi.

Il Museo sarà aperto dal martedì alla domenica, dalle 12.00 alle 17.00, con ingresso gratuito. Un’occasione per riflettere su quanto ogni acquisto possa influire sul delicato equilibrio tra uomo e natura.

a.f.

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