“Con la nomina dell’avvocato Marco Marchioni ad amministratore unico di Conser Vco, si completa il disegno politico dei “Patti Verbanesi” con la pace tra Albertella e i suoi nuovi e vecchi amici della Lega Nord”. Sono parole di Emanuele Vitale, capogruppo del Pd della provincia del Vco. Che prosegue nella sua nota: “Presidente di Atc Piemonte Nord, Marchioni – storico esponente della Lega e tre volte candidato sindaco a Baveno – assume ora anche la guida di una delle principali aziende pubbliche del territorio. Una scelta calata dall’alto, frutto della decisione del sindaco di Verbania, Giandomenico Albertella, che ormai agisce in completa solitudine, azzerando spazi di dialogo e confronto con chi non si adegua al suo volere. Il risultato? Una concentrazione senza precedenti di potere e incarichi, tutti saldamente nelle mani di amministratori vicini o direttamente riconducibili alla sua area politica”.
“L’assemblea dei sindaci di Conser Vco – si legge ancora nel comunicato del Pd - si è spaccata: Ossola e Cusio – con Omegna e Domodossola in testa – avevano chiesto la conferma dell’amministratore uscente, Grieco. Verbania, forte di un 33% di quote che pesa più della rappresentanza territoriale, ha imposto il proprio candidato pur in presenza di importanti comuni in dissenso nell'area del Verbano. Né la proposta di riaprire i termini né quella di riequilibrare il collegio dei revisori sono state accolte”.
“Discontinuità dove serve potere, continuità dove serve controllo. Questa la scelta – prosegue Vitale -. Un paradosso che si ripete: dalla nomina di Manzini nel Consorzio Rifiuti all’accorpamento del Distretto Turistico dei Laghi, dal Cda di Vco Trasporti alla rappresentanza dei sindaci nell’Asl, tutto ruota attorno alla regia di un solo comune. La città di Verbania schiaccia ogni forma di pluralismo e umilia ancora una volta Ossola e Cusio, escludendo i territori dalle scelte strategiche e quando non ha soluzioni, risolve con gli incarichi multipli come dimostrano Vco Trasporti e Conser Vco, che verranno governate da persone già impegnate in altre importanti realtà fuori dal territorio provinciale”.
Alcuni fatti sono ormai innegabili – conclude Vitale -. 1. La Lega, non più in grado di raccogliere consenso elettorale, si rifugia nelle nomine. 2. Il civismo di Albertella ha ceduto il passo al sostegno dei partiti di centrodestra. 3. Verbania accentra tutto, ignorando gli equilibri territoriali. 4. Chi controlla tutto, da oggi è anche responsabile di tutto. Diversi amministratori avevano invocato condivisione e confronto, proponendo strategie comuni e partecipazione. Ogni tentativo è stato respinto. Ora, chi ha voluto tutto, dovrà anche rispondere di tutto. Buon lavoro – e buona fortuna – a tutti”.