Non solo Casa della salute. Gli spazi ampi di Villa Cesconi-Renzi potrebbero ospitare anche alloggi per medici che vogliono trasferirsi a lavorare nella sanità del Verbano Cusio Ossola.
E’ l’idea maturata nei giorni scorsi, è affiorata martedì pomeriggio durante la vista che il direttore generale dell’Asl, Francesco Cattel, ha fatto alla Casa della salute di Crevoladossola, incontrando il sindaco Giorgio Ferroni e da altri rappresentanti di maggioranza.
‘’Sono qui per vedere un’altra delle eccellenze dell’asl del Vco, la casa della salute di Crevoladossola – ha esordito Cattel - , un punto di prossimità importante per la medicina territoriale, al servizio non solo di Crevoladossola ma del circondario; un modelli di assistenza importante soprattutto per la popolazione fragile e anziana, che in questo territorio ha il problema correlato alla distanze. Nonostante sia in piccola provincia è in alcuni casi un territorio difficilmente accessibile ed è quindi importante avere tanti punti di prossimità per il cittadino come è la Casa della salute di Crevoladossola. Non dobbiamo solo parlare di Pnrr e di casa di Comunità, ma anche di rinforzare le case della salute esistenti, creando un collegamento con le Case di Comunità e gli ospedali. Un collegamento unico, diversificato per far fronte alla tipologie di gravità del paziente. Facendo sentire il cittadino più tranquillo, conscio che la sanità pubblica lo aiuta’’.
Nell'incontro è affiorata la possibilità che parte della struttura di Crevoladossola possa vedere ricavati degli appartamenti per ospitare i nuovi medici che vogliono venire a lavorare nel nostro territorio.
Ipotesi che il direttore Cattel lo conferma: ‘’Sì, ringrazio il direttore della casa della salute e il sindaco perché abbiamo portato avanti la possibilità di trovare case temporanee per incentivare il personale sanitario a partecipare ai concorsi ed essere assunti all’interno della nostra Asl. Ci mancano più di 100 medici in organico e utilizziamo le cooperative esterne , ma una della mie mission principali è di riportare a quel senso di appartenenza al servizio pubblico, incentivano l’assunzione di personale sanitario. L’idea di mettere a disposizione degli alloggi come questi, molto belli inseriti in un parco, al verde, garantendo la tranquillità a personale che viene anche da fuori Piemonte può essere un incentivo. Come anche la possibilità di accesso agli asili nido o magari la possibilità di avere delle scontistiche sui mezzi pubblici, insomma tutto minimo che confermi la disponibilità di accoglienza del Vco pur di avere la loro competenza e professionalità al nostro servizio’’.