Attualità - 11 maggio 2025, 16:30

Canova, inaugurata una nuova casa nella frazione di Ghesc

Nel paese ossolano opera la Fondazione che tenta di ridare vita agli antichi borghi che punteggiano le Alpi

Canova, inaugurata una nuova casa nella frazione di Ghesc

“C’era un ciliegio che cresceva in una casa diroccata: il bosco 25 anni fa stava inglobando il borgo di Ghesc. Sono arrivati Maurizio e Paola, hanno visto la magia di questo luogo e l’hanno riportato in vita, credendo in qualcosa che pareva impossibile”. Ken Marquardt, cofondatore della Fondazione Canova, sabato 9 maggio ha introdotto così l’inaugurazione della casa rinnovata grazie al contributo di Fondazione Cariplo, Fondazione Comunitaria del Vco e Pnrr bando sull’architettura minore.

A Ghesc, frazione di Montecrestese, opera la Fondazione Canova che tenta di ridare vita agli antichi borghi che punteggiano le Alpi ossolane, in particolare il “Villaggio laboratorio di Ghesc”. Si tratta di un nucleo di otto case realizzate con antiche tecniche costruttive, risalente al 1400, in pietra locale. Tra questi edifici, uno è stato inaugurato sabato e vi trovano posto la stanza di consultazione (per le lezioni e gli incontri con gli studenti) la cucina, i servizi, e un’area con l’ingresso a volte che attende ulteriori lavori per ritrovare la copertura: il tetto in piode che caratterizza le antiche costruzioni del posto.

Maurizio Cesprini, presidente di Fondazione Canova, e Paola Gardin, architetto, hanno lavorato insieme agli altri soci fella fondazione per evitare prima che le case crollassero, e poi ricostruendo nel pieno rispetto dell’architettura locale. Decisero insieme di vivere all’interno del cantiere, sempre aperto, ospitando studenti universitari dal mondo che qui imparano concretamente l’economia circolare e il riuso dei materiali, in un incredibile scambio di competenze e conoscenze che vanno dalle ultime innovazioni tecnologiche delle telecamere 3D, l’uso dei droni per la mappatura dei luoghi, alla lavorazione della pietra e della calce.

Con la nuova struttura realizzata grazie all’impegno economico delle Fondazioni, sarà possibile ospitare un numero crescente di studenti e iniziative artistiche che da sempre costituiscono un altro punto importante di Fondazione Canova. A titolo di esempio, si trovano all’interno dell’abitato di Ghesc sculture di Mattia Bosco e da giugno partirà il progetto “Residenze d’artista”: qui gli artisti creeranno le proprie opere per poi restituirle al pubblico in incontri ad hoc.

Così il presidente Maurizio Cesprini: “Sono tante le persone che hanno partecipato alla realizzazione del progetto, dai finanziatori agli artigiani che in un reciproco scambio di conoscenze hanno consentito di intervenire con delicatezza su strutture fragili anche se di pietra. Questi muri sono come libri che ci permettono di entrare nella storia di un luogo, leggerla, raccontare la vita di chi le ha abitate”. All’inaugurazione sono intervenute le maestranze, i finanziatori, autorità civili, tra cui il vicesindaco di Montecrestese, il paese in cui si trova il Villaggio, Mario Marian: “Come comune – ha detto – faremo il possibile per sostenere un’iniziativa che fino a qualche anno fa pareva impossibile, e invece il tempo vi sta dando ragione”.

l.b.

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