La minoranza va all'attacco in Consiglio regionale. "Stupisce che dopo che il presidente Cirio si era espresso a favore del referendum - "quanto si tratta di difendere la sanità pubblica, non diremo mai un no" la sua dichiarazione - oggi i componenti di maggioranza dell'ufficio di presidenza del Consiglio Regionale abbiano deciso di non decidere sull'ammissibilità del quesito proposto dal Comitato per il Diritto alla Tutela della Salute e alle Cure e già sottoscritto da oltre 5.000 piemontesi, rimandando il voto all'aula e diminuendo con ciò il tempo a disposizione dei promotori per la raccolta delle firme".
"Chiederemo come capigruppo che la discussione in Consiglio per dare il via libera al referendum, che ha già ricevuto parere tecnico positivo, avvenga il prima possibile: per noi è fondamentale dare ai cittadini la possibilità di esprimersi sull'abrogazione della L.R. 1/2012, per fermare la privatizzazione della sanità piemontese, e ci aspettiamo che anche la maggioranza non ostacoli questo percorso di partecipazione", hanno dichiarato in una nota congiunta Gianna Pentenero (Pd), Alice Ravinale (AVS), Sarah Disabato (M5S) e Vittoria Nallo (SUE).