C'è un filo sottile ma resistente che unisce le montagne ossolane alle coste della Sardegna. È il percorso umano e professionale di Paolo Citrini, nato a Domodossola il 18 aprile 1976, oggi nuovo head coach della Dinamo Banco di Sardegna femminile. Un ritorno in panchina che ha il sapore delle radici e della passione, un cerchio che si chiude proprio da dove tutto è cominciato: su una panchina femminile.
“Sono molto orgoglioso di questo incarico – ha dichiarato Citrini – ringrazio la società per avermi dato l’opportunità di affrontare questa nuova sfida. Avevo iniziato la mia avventura in panchina nella senior femminile a 22 anni, oggi si chiude un cerchio”.
Quel cerchio ha il suo punto d’origine nel cuore del Vco, dove Citrini ha mosso i primi passi da tecnico giovanissimo, guidando il VCO Basket in Serie B femminile. Poi l’esperienza al Domobasket, dove tra il 2001 e il 2003 ottenne una promozione dalla Serie D alla C2 e sfiorò la C1. Un periodo intenso e formativo, vissuto tra i palazzetti del nord Italia dove passione e sacrificio si intrecciano quotidianamente.
Da lì in poi, la carriera di Citrini si è sviluppata in tutta Italia, sempre all’interno di progetti tecnici importanti, al fianco di grandi nomi del basket come Meo Sacchetti, Demis Cavina, Fabrizio Frates e Maurizio Bartocci. Ma è con la Dinamo Sassari, dove è stato vice allenatore dal 2010 al 2018, che ha vissuto le pagine più gloriose: la Coppa Italia, la Supercoppa e soprattutto il Triplete del 2015. Successivamente, ha anche guidato il progetto editoriale e digitale della società, ideando e sviluppando Dinamo TV.
Ora però è tempo di tornare sul parquet, in una veste nuova e al tempo stesso familiare. “Inizio un percorso nuovo con la stessa fame e la stessa energia del primo giorno in Dinamo – ha spiegato Citrini – È una responsabilità importante, la vivo con un entusiasmo incredibile che voglio trasmettere a tutto lo staff e alle ragazze”.
Il coach ossolano non dimentica le sue origini, né chi ha creduto in lui lungo il cammino: “Ho avuto tanti punti di riferimento, da tutti ho imparato qualcosa, non dimentico nessuno. Soprattutto chi ha creduto in me anche in altre vesti”.
Con uno sguardo rivolto al futuro Paolo Citrini affronta questa nuova sfida con lo spirito battagliero che da sempre lo contraddistingue: “Dovremo confrontarci con un livello alto, ci sarà da combattere e soffrire. Dovremo avere sempre uno spirito da Dinamo”.