Cultura - 29 maggio 2025, 16:29

“Vergante Bona alla scoperta!”: un documentario racconta il contrabbando ossolano

Disponibile su YouTube, la docuserie ha lo scopo di ripercorrere storie e tradizioni dei territori del Vco e del novarese

“Vergante Bona alla scoperta!”: un documentario racconta il contrabbando ossolano

È uscita su YouTube la quarta puntata di “Vergante Bona alla scoperta!”, una docuserie prodotta da Chaawpi, brand della casa di produzione Waamoz, con sede a Lesa. Un viaggio, firmato dal regista Andrea Lazzari, che ogni mercoledì alle 15.00, accompagna il pubblico nel cuore delle storie del Novarese e del Vco. Questa volta, l’esploratore Vergante Bona (interpretato da Rodolfo Gusmeroli) ci guida alla scoperta del contrabbando ossolano.

Attraverso le testimonianze degli esperti, la ricostruzione delle vicende e il ritratto dei contrabbandieri più noti, il pubblico viene immerso in una realtà che ha segnato profondamente queste valli di confine. Il contrabbando ossolano, infatti, ha radici antiche e si è evoluto nei secoli, assumendo caratteristiche diverse a seconda dei periodi storici. I confini sono cambiati nel tempo, così come i prodotti che oltrepassavano illegalmente la frontiera. Ma resta intramontabile il fascino del contrabbando, che a volte era sinonimo di sopravvivenza. Altre volte, invece, rappresentava una sfida, un atto d’ingegno per eludere confini e limiti doganali.

“Si tende a demonizzare qualsiasi cosa vada contro la legge, ma la legge spesso fa gli interessi dei potenti a discapito del popolo – spiega Rodolfo Gusmeroli, che interpreta Vergante Bona –. Di questo episodio è interessante come il fenomeno del contrabbando sia stato nel XX secolo completamente dignitoso e nobile, seppur fuori dai confini della legalità”.

“Aver realizzato le riprese durante la Fiera di San Bernardo, pur non venendo mostrata nell'episodio, è stato il modo migliore di vivere Macugnaga e di incontrare le diverse personalità che rendono quel luogo unico e stimolante – racconta il regista Andrea Lazzari – Da Teresio Valsesia, voce storica della Valle Anzasca, a Beniamino Rosa che, forse, ci racconterà della sua smisurata passione per le funivie nei prossimi episodi”.

l.b.

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