Cultura - 17 giugno 2025, 15:15

Piemonte, approvato il Piano triennale per la Cultura 2025-2027: 148,5 milioni di euro per territori, cinema e inclusione

L’assessore Chiarelli: «Ascoltati gli operatori del settore: maggiore coinvolgimento delle aree periferiche e programmazione a lungo termine contro la precarietà»

Maggiore coinvolgimento delle aree periferiche del Piemonte, programmazione di lungo termine per garantire stabilità e risparmi agli operatori culturali, maggiori fondi per i settori strategici come la produzione cinematografica e televisiva: sono questi alcuni dei punti principali del Piano triennale per la Cultura 2025-2027, approvato oggi in Consiglio regionale. I fondi complessivi previsti ammontano a circa 148,5 milioni di euro.

Il Piano prevede un’attenzione particolare alla partecipazione dei territori meno centrali ai bandi culturali. Torino e, più in generale, i capoluoghi di provincia continueranno a essere strategici, ma si intende dare maggiore spazio ai progetti che nascono nelle aree periferiche, per valorizzare tutte le eccellenze culturali del Piemonte. Tra i criteri di valutazione delle proposte verranno considerati anche l’inclusione sociale, le pari opportunità di accesso alla fruizione culturale e l’adozione di pratiche di sostenibilità ambientale.

Un altro elemento cardine è il mantenimento della programmazione culturale su base triennale. Questo approccio consente agli operatori di pianificare sul medio periodo, assicurando continuità e ottimizzazione delle risorse, con l’obiettivo di superare la logica della precarietà annuale. Rilevante anche la conferma e il potenziamento della misura che prevede aiuti alla produzione cinematografica e televisiva (Piemonte Film TV Fund), che negli ultimi anni ha evidenziato importanti ricadute in termini di occupazione e indotto. Inizialmente attivata con una dotazione di 4 milioni di euro annui per il triennio 2023-2025, ora viene portata a 7 milioni.

Tra gli assi portanti del Piano figura anche il rilancio del Sistema Museale Nazionale, finalizzato a garantire una governance integrata tra musei statali, regionali, comunali, diocesani e privati. A questo si affiancano numerosi investimenti mirati a sostenere il ricco patrimonio culturale piemontese, composto da musei, teatri, biblioteche, archivi e altri presìdi del territorio.

«Questo Piano è frutto dell’ascolto delle esigenze del comparto, a cui abbiamo voluto rispondere con proposte e soluzioni concrete - spiega l’assessore alla Cultura del Piemonte Marina Chiarelli –. Il settore culturale si conferma un motore essenziale per lo sviluppo sociale ed economico del Piemonte e, di conseguenza, è oggi ancora più necessario estendere queste opportunità a tutto il territorio, comprese le aree al di fuori delle zone metropolitane. Vogliamo assicurarci che nessuno resti indietro, valorizzando le eccellenze culturali anche nei territori più decentrati, che spesso rappresentano il cuore pulsante delle piccole comunità. Inoltre, riserveremo particolare attenzione alle realtà impegnate nell’inclusione sociale, nelle pari opportunità e nella sostenibilità ambientale. Parallelamente, confermiamo la scelta di una programmazione triennale, per consentire agli operatori culturali di pianificare con maggiore serenità e prospettiva. Con il nuovo Piano poniamo le basi per un sistema culturale più forte, inclusivo e sostenibile».

comunicato stampa Regione Piemonte a.f.

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