“Non abbiamo nulla a che fare con lo striscione apparso le notti scorse allo skate park nella zona degli impianti sportivi. La nostra battaglia per l’apertura dello skatepark l’abbiamo fatta con la raccolta firme per chiedere l’apertura dell’impianto che è stato completamente terminato da tempo, ma è tuttora inutilizzabile, senza alcuna comunicazione ufficiale o motivazione visibile”.
Il gruppo “Apriamo lo skate park”, costituitosi nelle scorse settimane in Ossola con l’obiettivo di raccogliere firme per chiedere all’amministrazione comunale l’apertura della nuova struttura sportiva , prende nettamente le distanze da chi attribuisce a loro quello striscione che, dicono, ‘’è stato realizzato anche con font tipici dell’estrema destra’’.
L’impianto, costato 80 mila euro, è stato completato da tempo ma è tuttora chiuso. ‘’Non è mai stato aperto – spiegano dal gruppo – e si nota dalle foto lo stato di abbandono di un impianto finito nove mesi fa e lasciato lì così come si vede dalle immagini’’.
Intanto i rappresentanti del gruppo hanno deciso di mettere fine alla raccolta firme che ha superato le seicento adesioni.
‘’Crediamo siano sufficienti – spiegano - Lo scopo era quello di richiamare l’attenzione sullo skate park e chiedere che venga finalmente aperto perché i ragazzi lo attendono. Un impianto atteso dalla cittadinanza, uno spazio sano di aggregazione, sport e socialità. In noi non c’è alcuna volontà polemica o vandalica, solo la richiesta che la questione venga ascoltata e pertanto chiediamo all'amministrazione di Domodossola di aprirlo il più rapidamente possibile e di definire un regolamento di base che permetta alla comunità di utilizzare lo skate park in modo sicuro e rispettoso”.