L’Ossola è una terra ricca di storia, cultura e tradizioni. Un patrimonio diffuso che si esprime anche attraverso i quaranta musei riuniti nella rete dell’Associazione Musei dell’Ossola, Amossola. L’associazione è nata nel 2006 da un tavolo di lavoro pensato per collegare le piccole realtà museali del territorio. Di fronte ad una realtà museale frammentaria e disomogenea ma dalle forti potenzialità culturali, infatti, la messa in rete dei musei e la gestione coordinata delle risorse umane e materiali sono apparsi fondamentali per una loro corretta valorizzazione.
"L'idea della rete è nata in risposta alle necessità di ciascuna realtà museale – racconta il presidente Paolo Lampugnani – da lì abbiamo continuato a lavorare con progetti spesso finanziati da Interreg e dalla Regione".
I musei aderenti sono suddivisi in quattro aree tematiche: arte e architettura, storia e archeologia, etnografia, storia naturale. La rete è composta da realtà locali, alcune davvero minuscole – persino di una sola stanza – ma capaci di raccontare storie uniche e sorprendenti.
"Tra le curiosità, il Museo dello Spazzacamino a Santa Maria Maggiore, il Museo del Profumo, il Museo della Milizia in Valle Anzasca, che conserva una singolare collezione di bottoni donati da ex militari di tutta Europa - racconta Lampugnani - a Macugnaga, da non perdere il museo che conserva le opere del pittore satirico Mazza, che negli anni Venti soggiornava nel paese e raccontava, con umorismo, di essere salito sul Monte Rosa, anche se non era vero. A Domodossola, invece, merita una visita il Museo dei Rosminiani, uno dei pochi rimasti intatti dall’Ottocento, con arredi e allestimenti originali".
Visitare questi musei durante l’estate è un’occasione per scoprire l’anima dell’Ossola. Poiché molte strutture sono gestite da associazioni locali o singoli volontari, è consigliabile consultare il sito www.amossola.it o contattare direttamente i musei per avere informazioni aggiornate su orari e aperture.