Finita da molti anni l’era dell’oro in Valle Anzasca, potrebbe iniziare in Ossola quella del ‘nuovo’ oro. E quest’era potrebbe avere come protagonista la Valle Vigezzo.
L’Italia sta guardando con interesse alle cosiddette Terre rare, che stanno calamitando l’attenzione e soprattutto mettendo in fibrillazione la politica internazionale.
Anche l’Italia sta puntando su questa possibilità attraverso il programma nazionale di esplorazione mineraria, già approvato dal Comitato interministeriale per la transizione ecologica.
Tra i progetti in campo uno punta l’attenzione sulla Valle Vigezzo poiché le ricerche si concentreranno nell’area di Finero, frazione di Malesco in Val Vigezzo, per quanto riguarda i metalli del gruppo del platino.
Della località vigezzina si parla nelle 168 pagine del Programma Nazionale di esplorazione pubblicate di recente sul sito di Ispra, l’istituto superiore per protezione e la ricerca ambientale.
Nel rapporto si cita che ‘’l’area di principale interesse riguarda il complesso maficoultramafico di Finero, una porzione di mantello costituita da peridotiti idratate a seguito di processi metasomatici e poco alterate. Il complesso si inserisce nel contesto della Zona Ivrea-Verbano, una sezione completa di crosta continentale comprendente numerosi corpi magmatici e filoni, spesso mineralizzati’’.
Si cita il ‘’particolare interesse per la possibilità di estrarre congiuntamente Pgm (metalli del gruppo del platino) e cromo, oltre possibilmente a olivina. Dato che si tratta di un greenfield, non è stata mai eseguita una campagna di esplorazione sistematica: si procederà, quindi, ad acquisire informazioni di base volte a stabilire il potenziale interesse minerario. La fase preliminare di raccolta dati bibliografici servirà a selezionare i siti, presenti nella zona Ivrea-Verbano, sui quali indirizzare le successive indagini laboratoriali’’.