Politica - 18 luglio 2025, 23:32

A settembre sarà Expo senza fiera, mentre Domosofia sarà temporaneamente sospesa

Poche adesioni per gli stand della rassegna Italo Svizzera. Mentre il festival è stato sospeso anche a causa dei lavori a Teatro Galletti

A settembre sarà Expo senza fiera, mentre Domosofia sarà temporaneamente sospesa

In consiglio comunale a tenere banco tra i vari argomenti anche le due manifestazioni di settembre, l’Expo Italo-Svizzera e Domosofia. Il primo si terrà regolarmente ma senza la tradizionale fiera espositiva, mentre il secondo si fermerà, con l’intenzione di tornare in futuro in forma rinnovata.

La scelta di modificare il format dell’Expo – appuntamento che si ripete ogni 25 anni – è stata spiegata in Consiglio comunale dall’assessore Gianluca Iervasi, rispondendo a un’interrogazione del consigliere di minoranza Angelo Tandurella. Iervasi ha illustrato il percorso seguito dall’amministrazione, a partire dalla costituzione del comitato organizzatore nel giugno 2024. “Avevamo ipotizzato di ospitare 48 stand espositivi – ha dichiarato – ma le adesioni sono state inferiori alle aspettative. Questo ci ha spinti a rivedere la struttura dell’evento, puntando su una proposta culturale più leggera ma comunque significativa”.

Il nuovo programma dell’Expo – in calendario dal 12 al 22 settembre 2025 – prevede incontri istituzionali, eventi musicali e momenti di confronto tra territori italiani e svizzeri, con il coinvolgimento della Fondazione Ruminelli, della Pro Loco e di altri enti del territorio. Il budget complessivo sarà di 50mila euro, coperto in parte dal Comune (35mila) e da fondi della Ruminelli.

Una visione, però, che non ha convinto completamente Tandurella. Il consigliere di Fratelli d’Italia ha espresso preoccupazione per quella che considera un’occasione non pienamente colta:
Un evento che si tiene ogni 25 anni meritava una preparazione più strutturata e ambiziosa. Le fiere non sono superate, basta guardare alle realtà che sanno innovare. Serve progettualità, comunicazione, voglia di attrarre pubblico da fuori provincia. Domodossola ha un potenziale enorme, ma serve crederci davvero”.

Tandurella ha anche criticato i tempi con cui è stato pubblicato l’avviso per gli espositori, ritenendoli troppo stretti: “Se si vogliono ottenere adesioni, bisogna agire con mesi di anticipo. Un bando a fine maggio per un evento a settembre non permette agli operatori di organizzarsi”.

Nel corso dello stesso Consiglio, si è affrontato anche il tema di Domosofia, il festival che negli ultimi anni ha portato in città nomi noti del panorama culturale italiano. A comunicarne la sospensione per il 2025 è stato l’assessore Daniele Folino, che ha indicato motivazioni logistiche ed economiche: la sovrapposizione con l’Expo, i lavori in corso in piazza Mercato a teatro Galletti e l’aumento dei costi per l’ingaggio degli ospiti.

“Domosofia è un patrimonio della città – ha spiegato Folino – e tornerà quando ci saranno condizioni migliori per realizzarla in modo sostenibile e di qualità”.

Anche in questo caso, Tandurella ha espresso perplessità: “Domosofia era un simbolo culturale, un evento che dava visibilità a Domodossola e attirava pubblico da tutto il Nord Italia. Rinunciarvi significa perdere un’occasione importante per il territorio, per gli esercenti, per l’identità stessa della città”.

Nonostante le differenze di visione, la volontà espressa dalla giunta è quella di mantenere viva l’anima degli eventi, adattandoli al contesto attuale.

Redazione

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