‘’Le Zps (Zone a protezione speciale) sono un problema che incide quotidianamente sulla vita dei cittadini. E’ doveroso sollecitare l’intervento del governo e della politica’’.
Giorgio Ferroni, sindaco di Crevoladossola, entra nel dibattito sulla zona a protezione speciale che ‘’vincolano’’ buona parte dell’Ossola, frenando sviluppo e anche economia.
Di recente il sottosegretario della regione, Alberto Preioni, si era espresso ipotizzando una revisione di queste aree che ‘segnano’ il territorio. Italia Nostra Vco aveva risposto ipotizzando il sorgere di pericoli per l’ambiente.
Il primo ad entrare nella discussione è stato Ferroni.
Dice il sindaco di Crevoladossola : ‘’L’Ossola è stata oggetto, nel tempo, di una serie incredibile di vincoli ambientali che hanno compromesso non solo le attività produttive, ma anche la libera iniziativa di soggetti privati e associazioni.
Nessuno mette in discussione che le aree di vero interesse naturalistico debbano essere tutelate; il problema è che la perimetrazione delle aree protette risulta, oggettivamente, errata. Quando sono state introdotte le zone Zps , esse hanno incluso anche aree già urbanisticamente classificate come residenziali, artigianali, commerciali e produttive — classificazioni risalenti a ben prima del 2006, anno di istituzione delle Zps’’.
E cita proprio il caso di Crevoladossola: ‘’Sono state inserite, ad esempio, numerose aree strategiche del territorio di Crevoladossola, tra cui l’area Oasi, il campo sportivo di via Edison, l’area residenziale di via Bianchetti e via Padre Pio, senza che l’amministrazione comunale dell’epoca presentasse osservazioni in merito. Situazioni analoghe si riscontrano anche in molti comuni ossolani, e ciò è evidente e documentabile’’.
‘È su queste problematiche, che incidono concretamente sulla vita quotidiana dei cittadini, che è doveroso sollecitare l’intervento dei governi e della politica –aggiunge Ferroni - Le associazioni ambientaliste dovrebbero, con correttezza, contribuire a fare chiarezza: parlare genericamente di “aree protette” può far pensare ai cittadini che si tratti esclusivamente di parchi naturali — ma non è così, o quantomeno non sempre lo è. Chiediamo dunque che si lavori concretamente su questo tema e ci impegniamo a fare chiarezza a riguardo’’