Sport - 28 luglio 2025, 17:30

Domenico Demichelis, arbitro da record verso quota 2000 partite

Portalettere a Masera, direttore di gara per passione: primo in Piemonte per gare arbitrate, tra i primi dieci in Italia

Domenico Demichelis, arbitro da record verso quota 2000 partite

Ha all'attivo 1.637 partite di calcio arbitrate, e conta di raggiungere quota 2.000 entro due o tre anni al massimo. È l’arbitro di calcio numero uno in Piemonte per gare dirette e tra i primi dieci in tutta Italia.

Lui è Domenico Demichelis, classe 1977, portalettere di Masera per mestiere e direttore di gara per passione. Una passione così forte da portarlo quasi ogni sabato e domenica sui campi da calcio da tanti anni. "Ho iniziato giocando a calcio nelle categorie regionali – ci racconta Domenico – a 27 anni ho smesso e da lì ho fatto il corso come arbitro, iniziando questa nuova carriera. Ho diretto gare nelle massime categorie piemontesi, poi, per raggiunti limiti d'età, sono sceso dalle categorie regionali a quelle provinciali".

Tornei, partite di campionato: Domenico lontano dai campi da calcio proprio non sa stare. "Devo ringraziare mia moglie Patrizia – dice – che ha la pazienza di assecondare questa mia grandissima passione e di non lamentarsi mai". Una passione che va coltivata anche con l’allenamento: "Pratico attività sportiva tre volte alla settimana per mantenermi in forma – racconta – e poi nei weekend alleno".

Gli chiediamo quali siano, oltre al fisico, le doti per essere un bravo arbitro: "Costanza, perseveranza, farsi scivolare gli insulti e, quando si scende in campo, non fare differenze tra amici e non – risponde – ho ottimi rapporti con dirigenti, giocatori, con alcuni ci sono rapporti di amicizia molto stretti, ma quando si è in partita per me sono tutti allo stesso livello: bisogna separare la vita privata da quella sul campo". La partita del cuore di Domenico è quella tra Megolo e Maggiatese, nel 2003, "perché è stata quella del mio esordio in Prima Categoria" – dice – e un’altra partita speciale è quella finita 4-4 tra Momo e Bellinzago".

Il momento più difficile? Quando, per sopraggiunti limiti d’età, è stato costretto a scendere di categoria: "Quando in molti decidono di smettere, io invece ho deciso di continuare". E per farlo ci vuole sicuramente umiltà, quella che Domenico mette in campo ogni volta che indossa la giacchetta nera. L’obiettivo delle 2.000 partite arbitrate è vicino, e prevede di raggiungerlo quando spegnerà le 50 candeline, fra un paio d’anni.

Un traguardo importante, un esempio di disciplina e un invito ai giovani a intraprendere questa carriera: "Arbitrare aiuta a migliorare l’autostima e il carattere – spiega – si impara a vedere le cose con obiettività, a non essere di parte: in campo non si è tifosi, si è tecnici. È un’attività che tempra il carattere".

Miria Sanzone

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