Politica - 04 settembre 2025, 14:59

Scuole periferiche lasciate sole, il Pd accusa la Regione: “Personale insufficiente”

Pentenero e Verzella: “A distanza di mesi dall’ordine del giorno approvato, la Giunta Cirio non ha garantito il supporto necessario agli istituti delle aree interne"

Scuole periferiche lasciate sole, il Pd accusa la Regione: “Personale insufficiente”

“Anno nuovo, ma la stessa disattenzione per le scuole da parte della Giunta Cirio”. Così la capogruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale Gianna Pentenero e la consigliera Emanuela Verzella intervengono sulla carenza di personale Ata che, come già lo scorso anno, sta mettendo in difficoltà numerosi istituti piemontesi soprattutto in aree interne.

 “Lo scorso 3 giugno – ricordano – è stato approvato un nostro ordine del giorno che impegnava la Regione a monitorare con l’Ufficio scolastico regionale i dati storici e le esigenze documentate, per verificare l’adeguatezza degli organici ausiliari e garantire sicurezza, vigilanza e pulizia soprattutto nei plessi decentrati o collocati in Comuni periferici. Avevamo chiesto inoltre di sostenere gli enti locali con risorse dedicate ai servizi scolastici integrati, dai trasporti alle mense fino alle attività extracurricolari, come il pre e post scuola. Ma a distanza di mesi nulla è stato fatto”. 

Il problema riguarda in particolare i territori marginali, dove spesso i dirigenti scolastici non riescono a garantire l’apertura e la chiusura dei plessi o a mantenere il servizio doposcuola, a causa della mancanza di personale. “In molti casi – spiegano – gli ATA sono costretti a spostarsi tra scuole diverse nello stesso giorno, con mezzi propri e su viabilità complessa, caricandosi responsabilità che non dovrebbero ricadere su di loro”. “L’Ufficio scolastico regionale riconosce la necessità di organici in deroga – aggiungono Pentenero e Verzella – ma senza il supporto della Regione i problemi si ripresentano puntualmente a ogni inizio d’anno. Famiglie, studenti e insegnanti restano così soli ad affrontare situazioni che rischiano di compromettere il diritto allo studio”. 

“Per noi – concludono – preservare le scuole nei piccoli Comuni non significa soltanto garantire un servizio educativo, ma anche difendere presidi culturali e sociali fondamentali in territori colpiti dallo spopolamento. La Regione deve assumersi la responsabilità di sostenere questi istituti, non può continuare a voltarsi dall’altra parte”.

comunicato stampa a.f.

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