Attualità - 05 settembre 2025, 19:00

“Dalle sfide locali alle questioni nazionali: saremo a fianco dei lavoratori”

Il neoeletto segretario generale della Cgil Novara e Vco Michele Piffero punta su una gestione sindacale efficace, tutele a 360 gradi e più rappresentanza nei luoghi di lavoro

Michele Piffero

Michele Piffero

Con il 98% dei voti favorevoli, Michele Piffero è stato eletto nuovo segretario generale della Cgil Novara e Vco. L’elezione si è svolta martedì 2 settembre presso la sede Cgil di Borgomanero.

"Le priorità – ha spiegato Piffero – sono, da un punto di vista sindacale, una gestione efficace delle nostre attività nei luoghi di lavoro e una tutela a 360°: il patronato, il servizio fiscale, gli sportelli sociali, il sindacato degli inquilini, quello dei consumatori. Tutto quello che facciamo e che dà risposte ai bisogni reali e concreti dei lavoratori, dei pensionati e delle persone in generale. Questo lo facciamo già bene e ci adopereremo anche per migliorarci, tant’è che abbiamo un trend costante di aumento degli iscritti per la nostra Camera del Lavoro di Novara e Vco".

Un impegno che si riflette anche nei luoghi di lavoro: “Aumentiamo la nostra rappresentanza, frutto delle vittorie nelle campagne delle Rsu, sia nel pubblico che nel privato. È una via tracciata dal precedente segretario Attilio Fasulo: una via resa possibile dal lavoro delle nostre categorie sindacali e dall’azione della Cgil avviata con la precedente segreteria, con cui ho operato. Fasulo ci lascia una grande eredità politica, sindacale e umana”.

Nelle dichiarazioni di Piffero trovano spazio anche i temi internazionali e nazionali con ricadute locali: “Il contrasto alle guerre è oggi centrale, perché gli effetti negativi ricadono sui lavoratori e sui pensionati. Se gli Stati investono nel riarmo, si taglia la spesa sociale: sanità, scuola, non autosufficienza, casa, pensioni e previdenza restano senza risorse. Serve una politica industriale che tenga insieme una strategia di ripartenza nazionale, contrastando le politiche di austerità e rispondendo ai dazi, i cui effetti si sentiranno sulla pelle dei lavoratori, sia da un punto di vista occupazionale che sui redditi”.

Il 23 settembre, a Fontaneto d’Agogna, si terrà l’assemblea delle assemblee generali: “Sarà un momento importante – ha sottolineato – che vedrà la partecipazione di tutte le nostre categorie lavorative, di centinaia di lavoratori e di rappresentanti dei movimenti associazionistici che con noi hanno già collaborato nella campagna referendaria”.

Tra le emergenze locali, Piffero ha ricordato la sicurezza: “Nel Vco negli ultimi due mesi e mezzo ci sono stati due deceduti sul lavoro. La maggior parte degli infortuni mortali avviene nel sistema degli appalti. A questo si lega il tema della precarietà, che rende più instabile e ricattabile la vita delle lavoratrici e dei lavoratori”.

Sul piano dei salari, ha aggiunto: "Bisogna aumentare gli stipendi, con una vera riforma fiscale che vada a prendere i soldi dove ci sono. Serve il rinnovo dei contratti collettivi e più democrazia, con il coinvolgimento diretto dei lavoratori".

Per quanto riguarda i territori, Piffero ha evidenziato situazioni diverse: “A Novara convivono settori tradizionali come manifatturiero, agricoltura e servizi, con la logistica e le prospettive legate a Silicon Box. Si tratta di opportunità che vanno valutate rispetto alle condizioni di lavoro, al consumo di suolo, alla viabilità, al welfare e al tema della casa. Nel manifatturiero vediamo eccellenze, ma anche un aumento della cassa integrazione e una riduzione delle ore di lavoro. I dati parlano chiaro: il 49,1% delle assunzioni è a tempo determinato, mentre il 29,5% riguarda lavoratori somministrati”.

Più fragile la situazione nel Vco: “Parliamo di un mercato del lavoro precario e irregolare, con circa 8 mila frontalieri e 4 mila pendolari verso la Lombardia. Negli ultimi tre anni abbiamo perso circa 200 contratti a tempo indeterminato e il 90% degli avviamenti è precario. Nel turismo le ispezioni hanno evidenziato numerose irregolarità e i redditi medi sono sotto del 7% rispetto alla media regionale”.

Infine, il tema frontalieri e viabilità: “La condizione dei lavoratori e dei cittadini è aggravata dai problemi infrastrutturali e di viabilità legati ai cantieri sulle arterie verso il confine. Chiediamo la cancellazione della tassa sulla salute per i vecchi frontalieri e una strategia transfrontaliera vera, perché il Vco dipende per un decimo della sua forza lavoro dalla Svizzera, mentre in Canton Ticino un terzo della manodopera è italiana. Per questo chiediamo alla Regione Piemonte di andare oltre le dichiarazioni e intervenire concretamente su questo tema”.

a.f.

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