Attualità - 19 settembre 2025, 18:00

Dazi come tributo imperiale: la lezione di Dario Fabbri a Domodossola FOTO

Il giornalista e analista geopolitico, nell'ambito delle celebrazioni sul centenario dell'Expo Italo Svizzera, ha spiegato l’impatto delle politiche di Trump sull’Europa e le ricadute locali

"I dazi imposti all'Europa? Rappresentano il tributo delle province agli Stati Uniti affinché possano preparare la guerra finale". Dario Fabbri, esperto di geopolitica, giornalista e divulgatore, ha sintetizzato così, ieri sera in Cappella Mellerio nell'ambito degli eventi organizzati in occasione del centenario dell'Expo Italo Svizzera, le motivazioni dietro l’imposizione dei dazi da parte del presidente degli Stati Uniti Donald Trump.

"L'America vuole essere risarcita dall'Europa - ha spiegato - ma la loro applicazione è anche e soprattutto una questione geopolitica. Trump ne è il veicolo principale. A differenza dei dazi imposti a India e Cina, quelli contro l'Europa hanno un senso imperiale. Gli imperi, come ci insegna la storia, pensano che le province debbano contribuire al loro benessere. L'Europa vive di economia, di interessi commerciali: con i dazi viene colpito il sistema politico, costretto a cedere nei confronti di chi li impone. I dazi imposti alla Cina, invece, hanno un significato diverso, perché questo paese spaventa gli Usa anche dal punto di vista economico".

Certo è che anche per il nostro territorio le conseguenze cominciano a pesare: i primi dati sull'export sono infatti preoccupanti. I dazi applicati da Trump all'Europa, in un regime di eccezionalità ed emergenza nazionale, stanno creando sofferenza alle aziende ossolane. Per questo motivo l'intervento di Fabbri, nel momento in cui si discute e riflette sui rapporti transfrontalieri tra Ossola e Svizzera, assume un valore importante nella comprensione di quanto sta accadendo nel mondo in questo periodo storico. Eventi che toccano inequivocabilmente tutti noi, con le loro conseguenze anche economiche.

Con la sua capacità di spiegare con semplicità concetti e sistemi complessi, Fabbri ha incantato il pubblico presente, parlando dei rapporti tra l'America e l'Italia, con il peso della seconda guerra mondiale ancora attuale. "Imporre i dazi è un modo per strattonarci - ha spiegato - per ricordarci cosa l'America ha fatto e per spingerci a rientrare nella storia".

Fabbri ha esposto il suo punto di vista anche sulla Russia: "La questione dei droni è un atto scenografico, un modo per alzare la voce. Si pensa di poter controllare una guerra, ma è un pensiero scellerato".

Fabbri ha spaziato su temi di respiro mondiale, con anche qualche retroscena curioso e simpatico, ma poco prima della sua conferenza ha espresso il suo punto di vista sull'importanza dei rapporti tra i territori di confine: "I rapporti tra piccoli sono sempre importanti - ci ha detto - lo sono ancora di più per l'Ossola, che è un territorio confinante con un paese che di fatto è extracomunitario. Qui le persone, abituate a incontrare gli svizzeri, a lavorare anche in Svizzera e a intrattenere scambi commerciali continui, hanno un'idea di estero vero. Si tratta di una forma di geopolitica micro, che ha una sua grande utilità".

Redazione

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A SETTEMBRE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
SU