Viadotto di Druogno: sono finalmente ripresi i lavori ma restano le perplessità. A prendere posizione è il portavoce storico dei frontalieri vigezzini. “Sono ripresi , per l'ennesima volta e speriamo sia la definitiva visto che il primo termine di fine lavori era previsto per il 2020, come si evince dal cartello affiisso da Anas sul cantieri, i lavori per la riparazione strutturale del viadotto Gagnone nel Comune di Druogno. La problematica che balza subito all'occhio anche e forse solo a coloro che transitano sul viadotto è – spiega Antonio Locatelli - la pericolosa situazione in cui si trovano i ciclisti (soprattutto coloro che salgono), che non hanno nessuna possibilità di percorrere la strada se non quella davanti alle automobili mettendo a rischio la propria incolumità e in difficoltà chi sale anche con le autovetture”.
Ma non è tutto. “Vi è inoltre un rischio per ciò che concerne il passaggio dei mezzi di soccorso che si trovano costretti ad incolonnarsi perché – va avanti Locatelli - la corsia è una sola: e paradossalmente la soluzione è sotto gli occhi di tutti , la strada sottostante che è stata ripristinata dopo la frana che ne aveva reso impossibile il transito ma che ad oggi nessuno vuole rendere utilizzabile risolvendo con un po' di acume e buon senso la stessa, consentendo un senso unico alternato con la soluzione di tutti i disagi. E' anche preoccupante constatare che dopo l'inizio lavori il 9 settembre 25 ) e quindi dopo undici giorni sia stato praticamente eseguito solo il lavoro di rimozione del manto di vecchia copertura e come tale da giorni e giorni è ancora così. Quindi, viste anche le previsioni meteo che ovviamente non aiutano, è ipotizzabile lo slittamento (come sempre) della fine dei lavori. Nonostante tutto ciò non si vedono prese di posizione delle istituzioni”.