Anzasca - 25 settembre 2025, 17:04

Le indagini su Macugnaga non hanno frenato il recupero della Pedriola

Il Comune di Calasca Castiglione, propriterio dell'alpeggio e dei pascoli, ha lavorato per evitare ritardi che avrebbero causato la perdita dei finanziamenti

Le indagini su Macugnaga non hanno frenato il recupero della Pedriola

Il Comune di Calasca Castiglione ha lavorato in queste settimane per evitare disagi e ritardi nel miglioramento dell’alpe Pedriola, sopra Macugnaga, per la quale l’amministrazione Tibaldi ha ricevuto fondi.

Infatti, lo scorso agosto, il sequestro da parte della Guardia di Finanza di un tratto del sentiero che da  Belvedere portsa all’alpe Pedriola – parte delle indagini che hanno coinvolto il Comune di Macugnaga -  ha rischiato di mettere in difficoltà anche il Comune di Calasca Castiglione e chi lavorava all’alpe per il recupero delle strutture e del pascolo. Poiché il sequestro rischiava di impedire l'accesso all'alpe da parte di chi doveva lavorare all'alpe. 

Pedriola (2065 metri all’ombra della parete Est del Monte Rosa) è geograficamente nel territorio del comune di Macugnaga ma l’alpeggio e i pascoli limitrofi sono di proprietà del comune di Calasca Castiglione. Che da tempo ha avviato il recupero di quell’area tra le più antiche dell’arco alpino in tema di inalpamento con le bestie. Una tradizione certificata sin dal 999, in un alpeggio che Giovanni Belli, ingegnere e politico, ma anche sindaco di Calasca Castiglione, lasciò in eredità proprio al comune anzaschino ad inizio Novecento.

Dicevamo che l’amministrazione Tipaldi aveva avviato una ricerca fondi da bandi pubblici per recuperare l’alpeggio e le baite e migliorare l’attività zootecnica.

Ma il sequestro del sentiero ha inevitabilmente creato problemi anche a queste attività e indotto l’amministrazione comunale ad attivarsi per evitare perdite di tempo ma anche intralci all’attività zootecnica e soprattutto non perdere i finanziamenti ricevuti.

re.ba.

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