L’associazione culturale Valle dei Bagni, da sempre impegnata nella valorizzazione e conservazione delle tradizioni del territorio e della storia ossolana, dopo il grande successo riscontrato lo scorso anno a Craveggia, Baceno e Montecrestese, ha deciso di portare l’iniziativa intitolata all’Impresa Umberto Girola a Domodossola, riproponendo la pubblicazione dal titolo “Impresa Umberto Girola - Dalla teleferica della Valle dei Bagni alle grandi opere ossolane - storia e ricordi”. Il libro verrà presentato sabato 4 ottobre alle 15.00 presso la casa del Podestà di Domodossola, in via Paolo Della Silva (angolo Piazza Chiossi), le cui porte sono state generosamente aperte all’associazione dall’avvocato Massimo Palazzi, appassionato conoscitore della storia ossolana.
Al termine della presentazione del libro verranno inaugurate le mostre fotografiche inerenti la realizzazione delle più note dighe e centrali idroelettriche ossolane e della teleferica della Valle dei Bagni; sarà inoltre possibile visitare l’interessante laboratorio tecnico all’interno del quale le mani di Mario De Ambrosis hanno saputo riprodurre, con estrema fedeltà, le parti più significative dei meccanismi che muovevano l’impianto a fune, dove sono visionabili attrezzi originali dell’epoca e dove un video, realizzato grazie al prezioso aiuto di Aurelio Montanari, permetterà al visitatore di ripercorrere visivamente il tracciato della teleferica. Infine, il visitatore potrà fare letteralmente un tuffo nel passato attraverso la visione delle emozionanti immagini girate in occasione della realizzazione di alcune delle più significative opere realizzate in Valle Antigorio e Formazza. Le mostre saranno visitabili nella sala espositiva “La Motta”, in piazza Fontana, dal 4 al 26 ottobre il venerdì, il sabato e la domenica dalle 16.30 alle 18.30.
Nel libro “Impresa Umberto Girola”, curato dall’architetto Marianna Uttini e realizzato con la collaborazione di Mario de Ambrosis, Davide Allesina e Riccardo Giana, si è voluto ripercorrere brevemente la storia di questa valorosa impresa in Ossola e per la prima volta approfondire in modo particolare il tema della teleferica della Valle dei Bagni, opera di cui si stavano perdendo tracce e memorie, raccontandone storia della nascita, aspetti tecnici e curiosi aneddoti ad essa legati che spesso sottolineano, oltre al tema imprenditoriale e tecnico, l’aspetto umano di un’impresa che veniva considerata una grande famiglia ed il cui fondatore, il cavalier Umberto Girola, era visto, dalle numerosissime maestranze quotidianamente impegnata nei cantieri, come un padre.
La necessità di approvvigionare grandi quantità di legnami per i propri cantieri avevano spinto la Girola a progettare e realizzare negli anni ‘30 una mastodontica teleferica che metteva in collegamento due località appartenenti al comune di Craveggia, ovvero Fondomonfracchio e la Siberia, posta nella piana della Valle Vigezzo, oltrepassando le schegge di Moino all’interno di una galleria che custodiva il cuore pulsante dell’impianto stesso, il tutto al fine di procurarsi i legnami necessari ai cantieri sparsi sul territorio. Questa incredibile opera, progettata dai tecnici della Girola e realizzata con grandi fatiche lungo un percorso privo di strade d’accesso, non solo è stata un’incredibile opera di ingegneria eseguita da una grande impresa ma ha rappresentato un fonte importante di sostentamento per tante famiglie e tolto la Valle dei Bagni da quell’isolamento forzato causato dalla mancanza di una strada d’accesso.
L’Impresa Girola ha rappresentato una realtà imprenditoriale incredibile che in pochi decenni, a partire dai primi del ’900, è entrata nel campo delle cosiddette “grandi opere” in ambito internazionale. La sua presenza in Ossola a partire dal 1916 è legata alla costruzione di quelle che sono ancora oggi fra le più importanti realizzazioni in campo idroelettrico, ferroviario e stradale; una presenza alimentata dell’incessante e operosa collaborazione con il patron della Edison Ettore Conti e naturalmente con il celebre ed ecclettico architetto milanese Piero Portaluppi. In pochi anni, i laboratori, magazzini e depositi di Domodossola, diverranno il principale polo logistico per lo smistamento materiali destinati ai cantieri di tutta Italia, trasformando gli uffici di via Trabucchi ristrutturati da Portaluppi, nella più importante delle sedi aziendali, insieme a quelle di Milano, Roma e Palermo.