Economia - 12 ottobre 2025, 16:02

Coldiretti: “Urgente ridurre il numero dei cinghiali per tutelare agricoltura e sanità”

Durante l’incontro con il commissario straordinario per la peste suina Giovanni Filippini, è stata ribadita la necessità di interventi più incisivi contro il sovrappopolamento della specie e i danni alle imprese agricole

Urgente incrementare i numeri del depopolamento dei cinghiali. La loro presenza sul nostro territorio resta ancora troppo alta e questo crea criticità sanitarie, danni ingenti alle coltivazioni con significative ripercussioni economiche sulle imprese agricole. E’ quanto Coldiretti ha evidenziato durante l’incontro del mondo suinicolo regionale con il commissario straordinario per la peste suina, Giovanni Filippini, che si è tenuto, presso la sala conferenze di Coldiretti Piemonte, alla presenza della consulta suinicola regionale, di Giorgio Sapino, commissario piemontese per la psa, e di Giorgio Apostoli, responsabile nazionale zootecnia Coldiretti. All’appuntamento hanno partecipato anche il Presidente di Coldiretti Novara-Vco Fabio Tofi, il vicepresidente Massimiliano Ottone e il Direttore Luciano Salvadori. Ad aprire i lavori Bruno Rivarossa, delegato confederale, a cui sono susseguiti gli interventi di Bruno Mecca Cici, vicepresidente di Coldiretti Piemonte con delega alla zootecnia, di Luca Saba, capo area economica di Coldiretti, e del commissario, Giovanni Filippini.

“Sicuramente dobbiamo riconoscere che la strategia sanitaria messa in atto dal commissario Filippini per salvaguardare il nostro patrimonio suinicolo ha dato i suoi risultati - afferma Bruno Mecca Cici vicepresidente di Coldiretti Piemonte con delega alla zootecnia - L’allentamento delle restrizioni è stato fondamentale per consentire alle imprese di riavere una prospettiva di futuro poiché avevano dovuto subire significative limitazioni e avevano, oltretutto, compiuto ingenti sforzi economici per incrementare il livello di biosicurezza. Non possiamo, però, abbassare la guardia sulla peste suina come non possiamo dimenticarci dei danni che i cinghiali continuano a provocare alle colture: nel 2024 ammontavano a 4 milioni e mezzo, dato in crescita rispetto al 2023”.

“Lo scenario internazionale attuale ci mostra come l’Europa abbia bisogno di un’agricoltura forte, autonoma e sempre più sostenibile. Questo passa anche attraverso l’eradicazione totale della problematica della peste suina e la riduzione concreta e drastica del numero dei cinghiali”, concludono Tofi e Salvadori.

comunicato stampa

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