Ambiente - 02 novembre 2025, 08:35

Coldiretti Piemonte: "Basta puntare il dito sull'agricoltura come settore più inquinante"

"Il nostro comparto contribuisce solo per il 6% alle emossioni di Pm10 e per l'1% per gli ossidi di azoto"

Coldiretti Piemonte: "Basta puntare il dito sull'agricoltura come settore più inquinante"

“L’agricoltura non deve pagare per tutti e non può continuare ad avere il dito puntato come fosse il settore più inquinante. Le misure adottate nell’ultimo decennio hanno fatto, soprattutto, pressione sul comparto zootecnico che è stato oggetto di un approccio normativo e regolamentare ad elevato impatto per le imprese, determinando conseguenze anche dal punto di vista economico”. È quanto denuncia Coldiretti Piemonte nel chiedere alla regione un approccio diverso che tenga conto di un principio di gradualità e che prenda in reale considerazione il posticipo dell’entrata in vigore della seconda fase del Piano Stralcio Agricoltura, come hanno fatto altre regioni del Bacino Padano, stante la scadenza del 2030 fissata a livello comunitario.

“Pur nella consapevolezza della necessaria attenzione all’ambiente, il pericolo è quello di far chiudere migliaia di aziende che costituiscono il tessuto economico del Piemonte - spiega Bruno Mecca Cici, vicepresidente Coldiretti Piemonte con delega alla zootecnia -. I dati di Arpa Piemonte, di luglio 2024, dimostrano come l’agricoltura contribuisca solo per il 6% alle emissioni di Pm10 e per l’1% alle emissioni di ossidi di azoto (Nox): dovrebbe bastare a capire che non è sicuramente la zootecnia la prima imputata, come vogliono farci credere alcuni articoli di giornale. Oltretutto l’utilizzo razionale della sostanza organica consente di fertilizzare le colture ed evita l’utilizzo di concimi di sintesi”.

Nel rapporto Ispra, aggiornato al 2025, il settore agricoltura che, contribuisce a circa l’8.4% delle emissioni totali nel 2023, registra un calo delle emissioni di gas serra pari a -15.6% dal 1990. “Le risorse pubbliche e, soprattutto, private vanno investite in studi del problema e vanno orientate, nell’interesse di tutti, alla massima trasparenza altrimenti rischiano di dare immagini distorte e non veritiere dei vari settori interessati - evidenziano Cristina Brizzolari, presidente di Coldiretti Piemonte, e Bruno Rivarossa, delegato confederale -. Sicuramente, è necessario, raggiungere un equilibrio tra esigenze ambientali e la tenuta economica delle nostre imprese, senza che la sostenibilità venga disgiunta dalla produttività”.

Comunicato Stampa - l.b.

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