Attualità - 04 novembre 2025, 08:43

Diario Amico, il comitato salvaguardia allevatori parteciperà al tavolo convocato dall'ufficio scolastico

"Siamo interessati ad un confronto alla presenza dei principali responsabili della pubblicazione della storia"

Diario Amico, il comitato salvaguardia allevatori parteciperà al tavolo convocato dall'ufficio scolastico

È in programma per domani, mercoledì 5 novembre, l’incontro istituzionale promosso dall’ufficio scolastico provinciale per discutere e appianare le divergenze emerse dopo la pubblicazione del “Diario amico”, che ha scatenato un’importante polemica da parte degli allevatori del territorio. Il Comitato Salvaguardia Allevatori, guidato dalla presidente Gesine Otten, ha confermato la propria partecipazione all’incontro. Di seguito il comunicato.

“Il Comitato Salvaguardia Allevatori ha confermato la propria partecipazione all'incontro del 5 novembre con titolo “Tavolo di lavoro Diario Amico 2025/2026” poiché senz’altro interessato ad un confronto riguardo alla pubblicazione del racconto “Blog in Val Formazza Miaoo!!” alla presenza dei principali responsabili della pubblicazione di quella storia nel diario. Ovviamente siamo al corrente dell’interrogazione parlamentare presentata da tre deputati e siamo in attesa della risposta da parte del ministro. Azione, questa, che riteniamo da considerarsi parallela a questo tavolo di lavoro, poiché è chiaro che la soluzione non può essere trovata attraverso il dialogo propositivo che si svolgerà al Cobianchi, il quale può, tuttalpiù, configurarsi come primo indispensabile passo per riallacciare un dialogo altrimenti gravemente compromesso.

Essendo il diario uno strumento acquistato e fruito dagli studenti ma anche dai genitori, riteniamo necessario e inevitabile estendere l’invito anche a dei rappresentanti di questi ultimi, che riteniamo da considerarsi diretti portatori di interesse. In particolare facciamo riferimento ai rappresentanti delle due principali iniziative di protesta lanciate proprio dai genitori: quella di rimuovere e rendere le pagine della storia e la petizione di Change.org che chiede il ritiro del Diario. Come comitato abbiamo inoltre chiesto di invitare all’incontro un giovane allevatore disposto a raccontare la sua esperienza di bullismo subìto a scuola, poiché la riteniamo preziosa affinché chi non è del mestiere possa comprendere meglio i sentimenti che i genitori che allevano provano leggendo quel racconto nel diario dei propri figli. Crediamo infatti che la strada per arrivare a dei chiarimenti passi per un ascolto attento e attivo di chi si trova “dall’altra parte”.

Sarebbe opportuno che l’incontro chiarisca le responsabilità delle singole persone e spieghi come sia stata possibile la pubblicazione di un simile testo nel Diario Amico: i bambini stessi notano linguaggio inadeguato (il diario ha per destinatari bambini dai 6 ai 12 anni). La mancanza di rispetto verso una categoria specifica di lavoratori (a prescindere da quale!) è lampante. Una lettura appena poco più attenta avrebbe anche colto che premiare e diffondere la storia su 7000 copie del diario equivale a diffondere ideologie slegate dalla realtà locale. La scuola avrebbe il dovere dell’imparzialità. Essa deve formare i cittadini di domani, quindi come può accettare di promuovere dei contenuti maleducati, offensivi e che vanno apertamente contro le stesse leggi regionali? Non dimentichiamo che regione Piemonte, oltre a supportare le attività di promozione del consumo di latte nelle scuole, riconosce l’allevamento estensivo (prevalente nel nostro territorio) come “attività di interesse pubblico” attraverso la legge regionale 8 aprile 2024, n. 12 disposizioni regionali per la tutela e la valorizzazione del pastoralismo, dell'alpeggio, della transumanza e per la diffusione dei relativi valori culturali e sociali.

Ciò che al comitato preme in primo luogo, visto che il diario è già stato distribuito nelle scuole del Vco e in uso quotidianamente, è innanzitutto arrivare a soluzioni concrete e pratiche che rendano il Diario Amico di nuovo inclusivo, per evitare qualsiasi forma di bullismo contro i figli degli allevatori, la cui professione necessita una più veritiera e corretta considerazione anche da parte della scuola. Inoltre la scuola provveda ad ostruire qualsiasi tentativo di inserire materiale inadeguato oppure con rischio di indottrinamento ideologico degli alunni, ma di essere promotrice di conoscenza approfondita e diversificata, anche per quanto riguarda la realtà del territorio, della storia, della cultura, dell'ecologia locali.

Fermo restando che attraverso l’incontro del 5 novembre nessuno risulterà ‘assolto’ dalla propria responsabilità di aver scelto e pubblicato sul Diario Amico un racconto del genere, aspettiamo il parere del ministro nella riposta all'interrogazione parlamentare”.

l.b.

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