Sanità - 04 novembre 2025, 08:04

Borghie e Nallo (Italia Viva): “La destra ha perso la faccia sull’ospedale unico , ora servono decisioni vere”

“Promesse mancate e fondi spariti, il VCO merita chiarezza e tempi certi dopo dieci anni di fallimenti”

Borghie e Nallo (Italia Viva): “La destra ha perso la faccia sull’ospedale unico ,  ora servono decisioni vere”

“Abbiamo avuto ragione noi, mentre la destra ha perso la faccia dopo aver rincorso populisticamente il voto facile promettendo un irrealistico ospedale sotto casa a tutti. Cirio e Preioni, in un mondo normale, sarebbero già a casa per aver fatto perdere anni preziosi, fondi già stanziati ed essersi rimangiati tutto. Almeno non facciano altri danni e abbiano il coraggio di decidere in fretta, senza mettere i sindaci in competizione per trovare una scusa a non decidere. I cassetti della Regione sono pieni di studi di fattibilità su questo tema da trent’anni, e i sindaci del VCO si sono già espressi chiaramente nelle sedi istituzionali. La politica è seria quando decide, non quando scappa. Ora vedremo se Cirio e Riboldi avranno questo coraggio o butteranno ancora la palla in tribuna dopo la smentita definitiva giunta dal Ministero.” Così il senatore Enrico Borghi, vicepresidente di Italia Viva, commenta la vicenda dell’ospedale unico del VCO. La consigliera regionale Vittoria Nallo (Stati Uniti d’Europa per il Piemonte) rincara: “Dopo anni di promesse e giravolte, la Regione deve dire chiaramente dove sono finiti i 200 milioni promessi nel 2023 per la ristrutturazione dei due ospedali. Chi ha pagato gli studi di fattibilità che Cirio e Preioni hanno sventolato come la grande svolta? È inaccettabile che il VCO resti bloccato in un limbo, mentre il personale sanitario è al limite e i reparti sopravvivono grazie ai gettonisti. È positivo - prosegue Nallo - che la Giunta abbia finalmente capito che l’unica strada possibile è quella dell’ospedale unico, come chiedevamo noi da anni insieme all’Ordine dei Medici e alla grande maggioranza dei sindaci del territorio. Ma ora servono i fatti: tempi certi, risorse vere e la garanzia che, nel frattempo, i due DEA restino operativi. Nel 2019 c’era un progetto approvato, condiviso e finanziato. Dopo dieci anni siamo tornati al punto di partenza: è un fallimento che qualcuno dovrà spiegare ai cittadini.”

comunicato stampa

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A NOVEMBRE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
SU