In vista dell’elezione del presidente della provincia del Vco, in programma per il prossimo 21 dicembre, l’amministrazione comunale di Omegna, guidata dal sindaco Daniele Berio, ha inviato una lettera aperta ai colleghi amministratori della provincia, che avranno il compito di eleggere il nuovo presidente. Di seguito la lettera del primo cittadino omegnese.
“La provincia del Verbano Cusio Ossola, che conta oggi 74 comuni, sin dalle origini ha faticato a trovare una sintesi condivisa, come del resto traspare anche dalla stessa scelta del nome. Si è sempre evidenziata una frammentazione interna tra Verbano, Cusio e Ossola che ha portato il territorio a procedere in ordine sparso, limitando la possibilità di costruire una visione comune. Questo procedere in ordine sparso, caratterizzato da divisioni e competizioni, ha indebolito la capacità di rappresentanza istituzionale del Vco nei confronti della regione; ha ostacolato la programmazione; ha rallentato (quanto non impedito) decisioni strategiche di primaria importanza per la comunità. Il caso dell’ospedale unico ne è un esempio evidente. Considerato questo dato di fatto, e in vista delle elezioni del 21 dicembre, credo sia utile proporre alcune riflessioni di indirizzo che, se accolte dai sindaci, possano contribuire a individuare un candidato capace di affrontare le criticità che ancora frenano la nostra provincia e penalizzano i singoli comuni, a partire dal tripolarismo.
La provincia come “Casa dei Sindaci”
La provincia oggi è concepita come un ente amministrativo di area vasta, orientato al coordinamento e al supporto dei comuni, non alla competizione politica. Il suo buon funzionamento dipende dalla capacità di agire come luogo di collaborazione e sintesi tra amministrazioni, al di sopra delle appartenenze e degli interessi locali. In quest’ottica, il presidente è chiamato a essere garante dell’equilibrio e dell’unità territoriale, rappresentando non una singola area o uno schieramento politico, ma l’insieme dei sindaci e dei comuni della provincia.
Per superare la logica della titolarità e costruire una coesione territoriale fondata sulla fiducia reciproca, è necessario rafforzare la provincia nel suo ruolo di ente di servizio, valorizzando l’assemblea dei sindaci come luogo permanente di confronto e di definizione condivisa delle priorità. Solo attraverso questa impostazione la provincia potrà essere realmente la “Casa dei Sindaci”, operare con maggiore efficacia amministrativa e presentarsi compatta e autorevole nel rapporto con la Regione e con le altre istituzioni.
Obiettivi per un mandato condiviso
Unità territoriale e rappresentanza comune: rafforzare il senso di appartenenza e la collaborazione tra Verbano, Cusio e Ossola, superando divisioni storiche e garantendo una rappresentanza unitaria del territorio provinciale presso la regione.
Cooperazione tra comuni: operare fattivamente come “Casa dei Sindaci” per promuovere e sostenere fattivamente percorsi di collaborazione stabile tra comuni, favorendo gestioni associate e convenzioni per la condivisione di risorse, ovviando in tal modo alla debolezza strutturale legata alla ridotta dimensione demografica di gran parte dei comuni del Vco (39 comuni su 74 hanno meno di 1.000 abitanti e 58 comuni su 74 hanno meno di 2.000 abitanti).
Rafforzamento del ruolo amministrativo e tecnico della provincia: consolidare la funzione della provincia come ente di supporto ai comuni attraverso il potenziamento della stazione unica appaltante e della centrale unica di committenza, la creazione o rafforzamento di servizi tecnici condivisi (urbanistica, edilizia, pianificazione territoriale); l’attivazione di un servizio di consulenza amministrativa e legale (almeno nella fase stragiudiziale) a supporto dell’attività dei comuni e loro assistenza nei rapporti con gli uffici regionali.
Gestione condivisa delle funzioni provinciali: coinvolgere sistematicamente i sindaci nella programmazione delle competenze proprie della provincia – viabilità, edilizia scolastica, ambiente e pianificazione territoriale – per garantire scelte condivise e trasparenti.
Sanità: favorire un metodo di confronto equilibrato e costruttivo sulla localizzazione del nuovo ospedale provinciale, promuovendo il dialogo in sede di assemblea dei sindaci dell’Asl e sostenendo una decisione basata su criteri tecnici e non territoriali.
In vista dell’elezione del presidente della provincia del prossimo 21 dicembre, questo documento intende offrire un’occasione di confronto per valutare la possibilità di sostenere una candidatura condivisa, individuando una figura capace di interpretare la provincia come ente di servizio e di coordinamento amministrativo, e non come terreno di contrapposizione politica. Un presidente in grado di rappresentare l’insieme dei comuni, di operare con equilibrio e pragmatismo e di garantire unità e coerenza istituzionale, potrà restituire al Vco una voce più forte e autorevole nei rapporti con la Regione Piemonte e con le altre istituzioni.
Questo potrebbe essere l’identikit del nuovo presidente della provincia: un sindaco che amministri un comune sotto i 5000 abitanti, che abbia il tempo per dedicarsi alla amministrazione della provincia e che sia vicino alle problematiche dei piccoli comuni che, come abbiamo visto, rappresentano la maggioranza dei comuni del Vco, che sappia ascoltare, che abbia cultura amministrativa, che abbia capacità di relazione non di facciata ma di sostanza, che concepisca il nostro territorio al di la dei limiti del proprio comune, che possa parlare in maniera pragmatica con tutti, libero da posizioni ideologiche, che possa dedicare il prossimo mese e mezzo per andare a presentarsi, conoscere e illustrare questo documento programmatico a tutti”.





