Attualità - 11 novembre 2025, 08:25

L'umanità dietro la divisa: presentato il calendario 2026 della polizia di Stato

Gi scatti realizzati da Settimio Benedusi e Guido Stazzoni raccontano storie di persone comuni. Il ricavato andrà a Unicef e al piano "Marco Valerio"

L'umanità dietro la divisa: presentato il calendario 2026 della polizia di Stato

Un complesso monumentale di straordinaria bellezza quello scelto dalla polizia di Stato per presentare il nuovo calendario 2026: le terme di Diocleziano a Roma. Uniche al mondo per grandezza e conservazione, hanno ospitato l’importante ed ormai consueto evento che ha visto la partecipazione del Ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi e del capo della Polizia e direttore generale della pubblica sicurezza, prefetto Vittorio Pisani.

Gli scatti fotografici per il 2026 sono stati realizzati da Settimio Benedusi e Guido Stazzoni, fondatori del collettivo Ricordi Stampati, esperienza nata nel 2018 con l’obiettivo di riportare l’antico privilegio del ritratto nell’uso facile, comune, inclusivo e democratico. Una narrazione che quest’anno si articola su diversi piani: da un lato le fotografie di gruppo, dall’altro il ritratto in bianco e nero di una singola persona che di quel gruppo fa parte e che in poche righe racconta aspetti della propria vita, mettendo a fattor comune esperienze e aspirazioni. L’edizione 2026 vuole far emergere l’umanità dietro la divisa, il punto d’incontro tra identità professionale e vita personale, tra squadra da una parte e  singolo dall’altra, elementi, questi, che si completano e si sostengono a vicenda. Da questa armonia trae forza il lavoro della polizia di Stato: un impegno condiviso frutto del contributo di ogni singolo operatore. C’è la storia di Concetta, ispettore all’aeroporto di Malpensa e mamma di Gabriele, che con passione e dedizione ha trovato il giusto equilibrio per dare sempre il massimo sia a casa che a lavoro; c’è poi Mauro prossimo al pensionamento che sognava di fare il polizotto fin da bambino e che oggi è felice ed orgoglioso di esserci riuscito; poi c’è la storia di Julia, atleta paralimpica tesserata fiamme oro gruppo sportivo della polizia di Stato che grazie alla scherma ha trovato la forza di continuare a sorridere e a credere nei sogni; e poi c’è la storia di Medy, come lo chiamano gli amici, bengalese nato a Mantova per il quale la divisa rappresenta il riscatto, lo strumento per servire il suo amato Paese, l’Italia, la possibilità di dedicarsi agli altri e  di servire il prossimo. Queste sono solo alcune delle storie raccontate nel nuovo calendario della polizia di Stato che  anche quest’anno rinnova il suo impegno a favore di iniziative benefiche destinando parte del ricavato della vendita rispettivamente: al progetto di solidarietà Unicef “Zambia”, a difesa del diritto all’acqua di tutti, in particolare dei bambini e al piano “Marco Valerio” che sostiene i figli dei dipendenti della polizia di Stato affetti da patologie gravi e croniche.

Comunicato Stampa Polizia

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