Politica - 17 novembre 2025, 10:05

Albertella candidato in provincia, M5S: "Si rischia un'eccessiva concentrazione di potere nelle mani di un'unica figura"

Il coordinatore del Vco Giuseppe Soldano sottolinea la battaglia del partito contro "un ente ormai superato che va definitivamente abolito"

Albertella candidato in provincia, M5S: "Si rischia un'eccessiva concentrazione di potere nelle mani di un'unica figura"

“Dopo aver appreso la notizia della candidatura di Giandomenico Albertella alla presidenza della provincia del Vco, non posso non pensare alla battaglia che il Movimento 5 Stelle sta portando avanti sull’abolizione delle province: da sempre enti superflui e utili solo come poltronifici politici”. Così, in una nota, Giuseppe Soldano, coordinatore provinciale del M5S per il Vco.

“Prima di prendere una posizione in merito - prosegue - vale la pena considerare che molti nostri cittadini ignorano quale sia il nome del presidente della provincia del Vco, le sue mansioni e anche le competenze. La legge Delrio del 2014 ha profondamente ridimensionato il ruolo delle province, dividendole tra metropolitane ed enti di secondo livello, con organi eletti non più dai cittadini, ma dai rappresentanti dei comuni, e con competenze limitate principalmente alla pianificazione territoriale, alla tutela ambientale, alla gestione delle strade provinciali e all’edilizia scolastica. Per questo motivo, prima di discutere della candidatura di Albertella, ritengo importante ribadire che le province rappresentano un ente ormai superato, che va definitivamente abolito in nome della trasparenza, dell’efficienza e della democrazia diretta dei cittadini.”

Sottolinea Soldano: “Quindi, nel merito della candidatura alla presidenza della provincia, esprimo riserve non sulla persona ma sull’opportunità che sia il primo cittadino in carica proprio del capoluogo di provincia: vi è, infatti, un legittimo dubbio circa la possibilità di un conflitto di interessi e un’eccessiva concentrazione di potere nelle mani di un’unica figura. Incarichi così rilevanti e impegnativi dovrebbero essere ricoperti da figure distinte, che meglio potrebbero garantire equilibrio ed autonomia decisionale (ragionamento estendibile a tutti i sindaci dei comuni più grandi). Inoltre, la normativa attuale sul funzionamento della provincia non favorisce la collegialità decisionale: una figura già fortemente assorbita dalle responsabilità amministrative della propria città potrebbe, a volte, dover adottare decisioni rapide e accentratrici, tramite decreti non condivisi con i consiglieri, delineando di fatto la figura dell’ “uomo solo al comando”. E tanto basta”.

l.b.

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A NOVEMBRE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
SU