Eventi - 27 novembre 2025, 10:02

Crodo ospita un convegno nazionale sui grandi predatori

Il 29 novembre al Foro Boario incontro con esperti organizzato dall’associazione per la tutela dell’ambiente e della vita rurali

Crodo ospita un convegno nazionale sui grandi predatori

Sabato 29 novembre dalle 14.45, presso il Foro Boario di Crodo si terrà il convegno nazionale sul tema “Grandi predatori: impatto sociale e prospettive”, organizzato dall’associazione per la tutela dell’ambiente e della vita rurali e dal comitato regionale piemontese della stessa.

Il convengo intende fare chiarezza sulle conseguenze concrete e i tempi del declassamento del lupo da specie “particolarmente protetta” a “protetta”. Spiegano dall’associazione: “Sarà il primo di una serie che toccherà le regioni dove l’emergenza lupo è più sentita; oltre al Piemonte, infatti, le cronache parlano ogni giorno di presenze di lupi in mezzo alle bancarelle dei mercati, nei giardini privati, presso le scuole e i campi gioco in Veneto, Emilia-Romagna, Marche, Liguria, Toscana, Abruzzo per citare solo le regioni più colpite dal fenomeno.  Al crescente allarme sociale che costringe intere comunità a uscire di casa con la paura, a non lasciare più i bambini a giocare all’aperto, a blindare gli animali d’affezione risponde un nutrito fuoco di batteria propagandistico delle tante organizzazioni pro lupo che operano una disinvolta disinformazione negando che il lupo attacchi le persone, che se si avvicina all’uomo e stermina gli animali domestici è sempre colpa di comportamenti scorretti dei cittadini”.

“Nessuno, intanto - proseguono gli organizzatori del convegno - parla della desertificazione dei piccoli e meno piccoli allevamenti che, con le loro attività di pascolamento e di sfalcio dei prati contribuiscono in modo determinante ad evitare il degrado del paesaggio e l’incidenza delle calamità naturali. Colpiti da ripetute predazioni o, semplicemente, constatando la sorte dei vicini molti vendono gli animali per evitare di vederli massacrati, Il tutto spesso nel silenzio senza che le stesse predazioni vengano, succede troppo spesso, denunciate. Nel mentre, la lobby continua a proclamare la “convivenza” sostenendo che anche le predazioni degli animali di interesse agricolo sono da attribuire alla “negligenza” degli allevatori. A questa disinformazione risponderemo con i fatti, spiegando cosa sta succedendo in Italia e non solo, quale gravità abbiano raggiunto i casi di aggressioni e interazioni aggressive nei confronti dell’uomo, quale dimensione stia assumendo la strage di cani e gatti, spiegando cosa sta succedendo alla zootecnia estensiva che presidia i territori, cosa sta succedendo ai prodotti artigianali, alle razze di animali domestico in via di estinzione”.

Tra i relatori del convegno l’onorevole Francesco Bruzzone, esponente politico e parlamentare fortemente impegnato sui temi del controllo della fauna selvatica, autore dell’inserimento nella legge sulla montagna di un articolo sul declassamento del lupo. All’onorevole Bruzzone spetterà il compito di illustrare tempi e conseguenze del nuovo quadro normativo. A seguire una serie di interventi di esponenti di comitati e associazioni (Adialpi del Piemonte, Comitato Papi del Trentino) che operano affinché il rilevo dell’impatto sociale dei grandi predatori sia riconosciuto e affrontato con un netto cambio di passo rispetto a un passato di inerzia e di acquiescenza nei confronti delle lobby animal-ambientalista.  Tra i relatori, provenienti da altre provincie piemontesi e da Liguria, Lombardia, Trentino e Lazio anche il professor Battaglini dell’Università di Torino, e due ex presidenti di Parchi piemontesi: Mauro Deidier e Vittoria Riboni. Da segnalare anche la relazione del dottor Spartaco Gippoliti, naturalista, zoologo, esperto di conservazione, attento a quella dimensione delle implicazioni sociali della conservazione della fauna che, in Italia, sono largamente ignorate dal main stream accademico e attento ai rischi di concentrare l’interesse della conservazione solo su poche specie iconiche che si prestano a strumentazlizzazioni ideologiche. Vittoria Riboni, che ha ideato il convegno in collaborazione con l’associazione per la tutela dell’ambiente e della vita rurali, sarà anche la moderatrice. È previsto un ampio dibattito finale che coinvolgerà anche altre associazioni e comitati, compresi quelli di parte ambientalista che vorranno confrontarsi sui temi del convegno.

l.b.

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