Attualità - 14 dicembre 2025, 09:00

Gli “Amici di Rosmini” consegnano a Papa Leone XIV un quadro del Beato

La presidente suor Maria Michela Riva ha donato al Santo Padre un ritratto storico di Rosmini durante l’udienza giubilare del 6 dicembre

Un quadro raffigurante il Beato Rosmini è stato consegnato personalmente a Papa Leone XIV dalla presidente dell'associazione “Amici di Rosmini”, suor Maria Michela Riva. Il dono è avvenuto da parte della suora rosminiana, a nome di tutta l'associazione, al termine dell'udienza giubilare del 6 dicembre.

È stato questo uno dei momenti più emozionanti vissuto da una delegazione di 16 persone aderenti all'Associazione, in pellegrinaggio per quattro giorni a Roma in occasione del Giubileo della Speranza. Oltre alla presidente, era con loro il vicepresidente Maurizio Rogora, i consiglieri Alessandro Prima, Stefania Ferrera, suor Ausilia Deriu e altri soci con le loro famiglie. Il quadro riproduce un ritratto storico di Rosmini, tratto dal suo dagherrotipo, e ha scritta in calce una giaculatoria emblematica del Beato: “Crea in me, Domine, quod vis facere” (Crea in me, Signore, ciò che vuoi fare).

La Società della Carità è stata fondata da Rosmini nel 1828 e la lettera accompagnatoria rivolge un garbato invito al Santo Padre in occasione del bicentenario della “Società della Carità” che si celebrerà nel 2028.Il gruppo è stato accolto con calore e gentilezza a Roma dalle suore della Provvidenza Rosminiane. Dopo l'udienza gli Amici di Rosmini hanno fatto il pellegrinaggio pregando da Piazza Pia, per poi varcare la Porta Santa della Basilica di San Pietro, indossando al collo il fazzoletto bianco con il simbolo del pellicano che nutre i suoi piccoli con il proprio sangue, come fa Cristo, e con la scritta in rosso Legis plenitudo Charitas, frase paolina che significa “Pienezza della legge è la Carità”: un principio cristiano fatto proprio da Rosmini.

Nei giorni successivi i pellegrini hanno salito la Scala Santa in ginocchio, venerato le Reliquie della Passione nella Basilica di Santa Croce in Gerusalemme, visitato le Catacombe di San Callisto e la Basilica protocristiana (500 d.C.) di San Giovanni a Porta Latina officiata dai Padri Rosminiani, che hanno nelle adiacenze la loro Casa Generalizia.

Nel giorno dell'Immacolata hanno visitato nelle Grotte Vaticane la tomba di San Pietro e dei Papi, hanno partecipato alla Messa all'Altare Papale, e infine hanno assistito all'Angelus del Santo Padre, ascoltando le sue parole intense e programmatiche, per poi fare ritorno a casa e proseguire il proprio pellegrinaggio nella vita di tutti i giorni, portando nel cuore il ricordo del proprio Giubileo della Speranza compiuto nel segno di Rosmini, e la speranza anche della visita del Papa nei luoghi cari al Beato Rosmini nel 2028, a presagio della sua canonizzazione.

Mary Borri

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